‘Dimensionare lo spazio’: Un’esplorazione della scultura come rimodulazione dell’ambiente
La galleria A arte Invernizzi di Milano apre le sue porte a una mostra che si propone di esplorare la scultura come strumento per rimodulare l’ambiente e generare riflessioni sul rapporto tra forma e spazio. “Dimensionare lo spazio”, a cura di Lorenzo Madaro, presenta un percorso espositivo che coinvolge dodici artisti di fama internazionale, tra cui Gianni Asdrubali, Nicola Carrino, Gianni Colombo, Lesley Foxcroft, Igino Legnaghi, François Morellet, Arcangelo Sassolino, Mauro Staccioli, David Tremlett, Antonio Trotta, Grazia Varisco e Michel Verjux. Le loro opere tridimensionali invitano il pubblico a riflettere su una idea di scultura intesa come rimodulazione dello spazio fisico, un’esperienza che coinvolge il corpo e la mente, invitando a vivere e osservare lo spazio in modo nuovo.
La scultura come linguaggio generativo di esperienze
La mostra si concentra sulla scultura in grado di generare riflessioni sul rapporto tra forma e spazio e che serve a riconoscere i luoghi, a viverli e a osservarli. All’interno di questa connessione tra struttura e ambiente, si estende un dibattito straordinario, anche sul piano teorico. L’artista che in Italia ha avuto un ruolo prioritario in quest’ambito è stato Nicola Carrino, da cui è preso in prestito il titolo della mostra. Carrino ha definito la scultura come “l’operazione del mutare, strumento indispensabile del continuo occupare e dimensionare lo spazio”. La scultura, quindi, diventa un linguaggio generativo di esperienze, preludio di un’architettura ulteriore rispetto a quella con cui si relaziona. È dunque l’opera stessa che contiene lo spazio, creandolo.
Un percorso espositivo ricco di spunti di riflessione
La mostra ‘Dimensionare lo spazio’ si presenta come un’occasione unica per riflettere sulla scultura contemporanea e sul suo ruolo nella rimodulazione dell’ambiente. Le opere esposte, con la loro luce e il loro dinamismo, invitano il pubblico a un’esperienza sensoriale e intellettuale, in cui la bidimensionalità della parete si confronta con lo sguardo espanso dell’architettura. La mostra si propone di stimolare un dibattito su come la scultura possa essere utilizzata per ridefinire il nostro modo di vivere e percepire lo spazio, aprendo nuove prospettive e stimolando la nostra immaginazione.
Un catalogo bilingue per approfondire il tema
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con un testo di Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, e la riproduzione delle opere esposte. Il catalogo si propone di fornire un’analisi approfondita del tema della mostra, offrendo al lettore una chiave di lettura per comprendere al meglio il significato e l’impatto delle opere esposte.
Un’esplorazione stimolante del rapporto tra scultura e spazio
La mostra ‘Dimensionare lo spazio’ si presenta come un’esplorazione stimolante del rapporto tra scultura e spazio. Le opere esposte, con la loro capacità di rimodulare l’ambiente, invitano il pubblico a riflettere su come la scultura possa essere utilizzata per ridefinire il nostro modo di vivere e percepire il mondo che ci circonda. La mostra si propone di aprire nuove prospettive e stimolare la nostra immaginazione, invitandoci a guardare alla scultura non solo come un’opera d’arte, ma come un elemento in grado di trasformare e arricchire il nostro rapporto con lo spazio.