Un ricco programma per celebrare 80 anni di musica
L’Istituzione Universitaria dei Concerti (IUC) si prepara a celebrare il suo 80° anniversario con una stagione ricca di appuntamenti che si svolgeranno nell’Aula Magna della Sapienza. Il programma, che si snoda dal 27 ottobre al 17 maggio, propone un mix trasversale di generi musicali, dalla musica antica al jazz e al repertorio contemporaneo, con la partecipazione di grandi artisti italiani e stranieri, e giovani promesse.
L’inaugurazione della stagione sarà affidata ad Enrico Saverio Pagano, che dirigerà la sua giovane Orchestra Canova con il Coro del Teatro dell’Opera di Roma per la celebre Nona di Beethoven. La chiusura, invece, sarà dedicata a Haydn, Mozart e alla prima esecuzione romana di “Quattro modi di sorridere”, composta da Nicola Campogrande nel 2023.
Tra gli appuntamenti da non perdere, ci sono omaggi a Gabriel Fauré, Pierre Boulez e Arnold Schoenberg, e ‘confronti’ tra musicisti di epoche diverse, come Schumann e Bartok interpretati dal Quartetto di Cremona (3 dicembre), o la musica sacra di Pierluigi da Palestrina e Arvo Pärt con i Tallis Scholars di Peter Phillips (21 gennaio).
Il jazz avrà un ruolo di primo piano con Michael Mantler e il suo The New Songs Ensemble (25 gennaio in collaborazione con l’Accademia Chigiana), e la pianista Gilda Buttà che rileggerà il capolavoro di improvvisazione immortalato nel 1975 da Keith Jarret nel celebre disco “The Koln Concert”.
L’11 febbraio, le donne del gruppo di ottoni TenThing Brass Ensemble proporranno una lunga cavalcata da Grieg a Bernstein e a Billie Holiday, mentre i talentuosi musicisti del Kebyart Saxophone Quartet spazieranno da Mozart a WIndmann (11 marzo).
Un’istituzione che fa cultura al centro della vita capitolina
Il Presidente della IUC, Rinaldo Gentile, ha sottolineato come la nuova stagione sia in linea con i valori, la qualità e il gusto che hanno sempre contraddistinto l’istituzione. “Oggi, come nel 1946 quando nove studenti e professori della Sapienza, con le macerie e i traumi della guerra ancora recenti, decisero di fondarla, l’Istituzione Universitaria dei Concerti continua a fare cultura al centro della vita capitolina e nazionale”, ha dichiarato Gentile.
Anche la rettrice dell’Ateneo, Antonella Polimeni, ha sottolineato l’importanza della IUC nell’offerta culturale della Sapienza, ricordando come la musica svolga un ruolo importante per gli studenti e l’intera comunità.
La IUC, dopo la chiusura della pagina guidata dal direttore artistico Giovanni D’Alò, ringraziato per il suo lavoro anche nel progettare la nuova stagione, affiderà il compito di allestire i cartelloni futuri ai quattro esponenti del consiglio artistico: Antonio Ballista, Enrico Saverio Pagano, Franco Piperno e Nicola Sani.
Come ha precisato Gentile, lo statuto dei padri fondatori della IUC, modificato fino al 2011, dà al presidente la esclusiva responsabilità artistica. “Come avveniva in passato sarà l’Istituzione Universitaria a lavorare e decidere collegialmente sui programmi”, ha concluso Gentile.
Un’eredità di cultura e un futuro promettente
L’Istituzione Universitaria dei Concerti rappresenta un’importante eredità culturale per la città di Roma e per l’Italia. La sua storia, che si snoda da oltre 80 anni, è un esempio di come la musica possa essere un potente strumento di crescita e di integrazione sociale. La nuova stagione, ricca di appuntamenti e di nomi di spicco, rappresenta un segno di continuità e di innovazione, e promette di offrire al pubblico un’esperienza musicale di altissimo livello. L’impegno della IUC nel promuovere la cultura e la musica, in tutte le sue forme, è un esempio da seguire per tutte le istituzioni che si occupano di cultura.