L’avvocato chiede la chiusura giudiziale in Spagna
José Vicente Haro, avvocato di Edmundo González Urrutia, candidato della Piattaforma Unitaria Democratica (Pud) in esilio a Madrid dal 7 settembre scorso, ha dichiarato alla televisione spagnola Tve che si aspetta un nuovo incontro per discutere la chiusura giudiziale del caso. Haro ha assicurato che è necessario chiudere giudizialmente la vicenda in tribunale, davanti alla Procura e in presenza, per rispettare le formalità corrispondenti. In quell’occasione, l’avvocato insisterà sul fatto che González Urrutia “non ha commesso alcun crimine”.
Le accuse contro González Urrutia
La giustizia del Venezuela aveva spiccato un mandato di arresto contro González Urrutia il 2 settembre scorso, accusandolo tra le altre cose di “usurpazione di funzioni”, “incitamento alla disobbedienza alle leggi” e “cospirazione”.
Un caso che solleva interrogativi sulla giustizia venezuelana
Il caso di Edmundo González Urrutia solleva interrogativi sulla giustizia venezuelana e sulla sua capacità di garantire un processo equo. L’accusa di “usurpazione di funzioni” e “incitamento alla disobbedienza alle leggi” potrebbe essere interpretata come un tentativo di reprimere l’opposizione politica. La fuga di González Urrutia in Spagna e la richiesta di chiusura giudiziale del caso in quel paese suggeriscono che il candidato non si fida del sistema giudiziario venezuelano. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione e se la giustizia spagnola accetterà di chiudere il caso, tenendo conto delle accuse formulate dal governo venezuelano.