Tentata aggressione in carcere
Nel pomeriggio di oggi, si sono verificati disordini nel carcere di Sanremo. Una dozzina di detenuti si è rifiutata di rientrare in cella, organizzando una spedizione punitiva contro un altro carcerato. L’obiettivo era quello di entrare nella sezione dove era recluso il loro bersaglio, con l’intenzione di aggredirlo.
I detenuti hanno utilizzato oggetti contundenti come gambe di tavoli, lamette e altri oggetti atti ad offendere. Le motivazioni alla base della tentata aggressione sarebbero da ricercare in vecchi attriti tra i detenuti coinvolti.
Intervento delle forze dell’ordine
La situazione è stata denunciata dal sindacato UilPa Polizia penitenziaria. Per cercare di sedare i disordini, sono stati chiamati anche agenti fuori servizio. Alcuni dei rivoltosi sono rientrati in cella nel corso della serata, mentre altri si trovano ancora nei corridoi della casa circondariale.
Un clima di tensione
L’episodio di Sanremo evidenzia ancora una volta il clima di tensione che spesso caratterizza le carceri italiane. La sovraffollazione, la mancanza di personale e le difficoltà di reinserimento sociale dei detenuti sono fattori che contribuiscono a creare un ambiente ostile e violento.
La sicurezza carceraria
La notizia dei disordini a Sanremo solleva ancora una volta la questione della sicurezza carceraria in Italia. È necessario investire in risorse umane e materiali per garantire un ambiente sicuro e ordinato all’interno delle carceri. La prevenzione e il contrasto alla violenza sono fondamentali per tutelare la sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario.