La morte della balenottera resta un mistero
Un’indagine sulla morte di una balenottera comune, ritrovata incastrata sotto i pontili di Muggia il 30 agosto, non ha portato a una conclusione definitiva. Lo stato di decomposizione avanzato della carcassa ha impedito ai medici veterinari di condurre un’analisi completa. L’impossibilità di spostare l’animale in un luogo sicuro a terra, per motivi logistici, ha reso impossibile un’analisi approfondita.
Nonostante le difficoltà, un campione di tessuti è stato prelevato dal Cetacean strandings Emergency Response Team (CERT) e sarà utilizzato per fornire dati genetici sulla balenottera. I dati raccolti saranno inseriti nelle relazioni annuali della rete italiana spiaggiamenti.
Morte naturale per il cucciolo di tursiope
A differenza del caso della balenottera, la causa della morte di un cucciolo femmina di tursiope, rinvenuto a Muggia qualche settimana fa, è stata determinata. I primi esiti delle analisi necroscopiche, condotte dai medici veterinari dell’Università di Padova, hanno rivelato una causa di morte naturale di origine infettiva.
Le indagini per identificare l’agente infettivo responsabile del decesso sono ancora in corso.
L’importanza della ricerca e della collaborazione
La difficoltà nel determinare la causa della morte della balenottera evidenzia l’importanza della ricerca e della collaborazione tra esperti per comprendere meglio le cause di mortalità negli animali marini. La raccolta di dati e la condivisione di informazioni sono essenziali per sviluppare strategie di conservazione e protezione di questi animali.