Offerte di luce: scelte sbagliate e bollette più care
Secondo un’analisi condotta da Assium, l’associazione italiana degli utility manager, gli italiani continuano a non sapersi districare tra le offerte di luce e gas sul mercato libero, con un numero significativo di utenti che sceglie offerte meno vantaggiose rispetto alla maggior tutela.
In particolare, per l’energia elettrica, molti clienti che hanno cambiato fornitore o sono passati al mercato libero tra il 2022 e il 2024 hanno scelto offerte meno convenienti, nonostante la presenza di opzioni più favorevoli.
Nel primo semestre 2024, la quota di clienti che ha scelto un’offerta fortemente non conveniente ha raggiunto il 22,6% per i contratti a prezzo variabile e addirittura il 43,6% per quelli a prezzo fisso. Questo dato è particolarmente preoccupante, soprattutto se si considera che sul portale offerte di Arera, nel primo semestre dell’anno, solo 33 offerte della luce, pari all’1,6% di quelle a disposizione, sono risultate più convenienti della maggior tutela.
Questo comporta un aumento significativo della spesa per le famiglie. Considerando solo le offerte più competitive sul mercato libero nei primi sei mesi del 2024, la bolletta media si attesta a 725 euro all’anno per i contratti a prezzo variabile, 653 euro annui per i contratti a prezzo fisso, rispettivamente il +15,3% e +3,8% rispetto alla bolletta media della maggior tutela (pari a 629,05 euro).
Gas: offerte più convenienti, ma con qualche eccezione
La situazione cambia se si analizza il settore del gas. Nel primo semestre del 2024, per il cliente domestico “tipo” con consumo annuo di 1.400 Smc, sono risultate disponibili in media 46 offerte più convenienti del Servizio di tutela della vulnerabilità, pari al 3,8% delle offerte a disposizione.
La spesa annua sulla base solo delle offerte più convenienti sul mercato libero è in media pari a 1.491,89 euro per le offerte a prezzo variabile, e a 1.083,81 euro per quelle a prezzo fisso, a fronte di una bolletta annua prevista sul Servizio di vulnerabilità in media pari a 1.481,83 euro.
Questo significa che chi ha scelto le offerte più convenienti a prezzo variabile spende in media per il gas lo 0,67% all’anno in più rispetto agli utenti vulnerabili, mentre chi ha scelto le offerte più convenienti a prezzo fisso risparmia in media il 26,8%.
Tuttavia, è importante sottolineare che la percentuale di offerte convenienti sul mercato libero per il gas è comunque molto bassa, e che la maggior parte degli utenti non riesce a trovare le offerte più vantaggiose.
Questo dimostra come la confusione tra le offerte di luce e gas sul mercato libero sia un problema reale, che si traduce in un aumento della spesa per le famiglie italiane.
La necessità di una maggiore chiarezza e trasparenza
La confusione che regna tra le offerte di luce e gas sul mercato libero è un problema serio. È fondamentale che le autorità competenti si adoperino per rendere più chiare e trasparenti le informazioni disponibili per i consumatori, facilitando la scelta delle offerte più convenienti.
Un’informazione più accessibile e comprensibile potrebbe aiutare gli utenti a fare scelte consapevoli e a risparmiare sui costi energetici.
Inoltre, sarebbe utile promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione per aiutare i cittadini a comprendere meglio le diverse tipologie di offerte e le loro implicazioni economiche.