Un allarme rosso per la moda italiana
La situazione per la moda italiana è critica, con un peggioramento degli indicatori del settore durante l’estate. I primi sei mesi del 2024 hanno visto un calo del 5,3% delle esportazioni, pari a una perdita di 1,8 miliardi di euro. Questo significa che le aziende del settore hanno perso in media 9,7 milioni di euro al giorno in ricavi da vendite all’estero.
I mercati più colpiti sono quelli di Svizzera (-54,9%), Regno Unito (-9%) e Germania (-7,1%).
Confartigianato chiede interventi urgenti
La Confederazione di artigiani e piccole imprese, Confartigianato, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione, soprattutto per le piccole imprese, che rischiano di essere le più colpite da questa crisi.
Il presidente Marco Granelli ha inviato una lettera al ministro delle Imprese, Adolfo Urso, denunciando la gravità della situazione e sollecitando una serie di interventi per scongiurare il tracollo del settore.
Confartigianato ha chiesto misure immediate per sostenere gli imprenditori e scongiurare il rischio di perdere una delle componenti più importanti del patrimonio manifatturiero made in Italy.
Il ministero promette di prendere in considerazione le proposte
Il ministero delle Imprese ha risposto all’appello di Confartigianato, dichiarando l’impegno a prendere in considerazione alcune delle proposte avanzate dalla confederazione per sostenere gli imprenditori del settore.
L’importanza della moda italiana
La moda italiana è un settore strategico per l’economia del paese, con un’importante tradizione e un ruolo chiave nel Made in Italy. La crisi che sta attraversando il settore è un segnale allarmante, che richiede un’azione immediata e coordinata per evitare un tracollo che avrebbe conseguenze negative sull’economia e sull’occupazione.