Un primo semestre in rosso per il settore calzaturiero italiano
Il settore calzaturiero italiano ha chiuso il primo semestre 2023 con un bilancio negativo, registrando una flessione sia nel fatturato (-9,1%) sia nell’export (-8,5% in valore e -6,8% in quantità nei primi 5 mesi). Anche l’indice Istat della produzione industriale ha subito un forte calo (-19,5%). Questi dati, riportati dall’ultimo report del Centro studi Confindustria accessori moda per Assocalzaturifici, evidenziano una situazione di difficoltà per il comparto.
Le cause di questa flessione sono da ricercare in una diminuzione della domanda interna (-2,1% sia in volume sia in spesa), dovuta a una minor propensione all’acquisto da parte dei consumatori, e in un rallentamento di diverse economie, non solo quella cinese. Anche l’incertezza legata alle turbolenze geopolitiche in diverse aree del pianeta ha contribuito a frenare gli ordinativi.
Questi fattori negativi hanno avuto un impatto significativo sui ritmi produttivi delle aziende, che hanno aumentato il ricorso alla cassa integrazione. Inoltre, si registra un aumento dei saldi negativi nel numero di addetti ed imprese attive rispetto allo scorso dicembre.
L’export, il tallone d’Achille del settore
Il settore calzaturiero italiano è fortemente dipendente dall’export, con l’85% delle paia prodotte vendute fuori dai confini nazionali. La contrazione delle vendite estere (-8,5%) ha avuto un impatto significativo sul saldo commerciale settoriale, che pur rimanendo in attivo per 2,34 miliardi di euro, ha subito un calo del 4,7%. Questo dato è da attribuire al ridimensionamento delle importazioni (-11,6%).
Previsioni poco ottimistiche per il futuro
Le attese degli operatori per la seconda parte dell’anno non sono positive. La survey condotta tra le aziende associate evidenzia che la quota di chi si attende un calo del fatturato nel terzo trimestre 2023 è ancora maggioritaria (56% del panel). Inoltre, 3 imprenditori su 4 ritengono che il 2024 sarà peggiore dell’anno precedente per la propria azienda.
Un segnale di allarme per l’economia italiana
La crisi del settore calzaturiero italiano è un segnale di allarme per l’intera economia nazionale. Questo settore, che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, è stato colpito da una serie di fattori negativi che hanno contribuito a un calo significativo del fatturato e dell’export. Le previsioni per il futuro non sono positive, con un’alta percentuale di aziende che si aspettano un ulteriore calo del fatturato nel prossimo trimestre.
È importante che il governo e le istituzioni prendano in considerazione questa situazione e mettano in atto misure concrete per sostenere il settore calzaturiero italiano. Questo potrebbe includere misure per stimolare la domanda interna, facilitare l’accesso al credito per le imprese, e promuovere l’export in nuovi mercati.
La crisi del settore calzaturiero è un campanello d’allarme per l’intera economia italiana. Se non si interviene in modo tempestivo e incisivo, il rischio è che la situazione si aggravi ulteriormente, con conseguenze negative per l’occupazione e la crescita economica del paese.