La Corte Suprema sospende l’obbligo di castrazione precoce a San Paolo
La Corte Suprema brasiliana (Stf) ha sospeso l’obbligo di castrazione chirurgica per i cuccioli di cani e gatti a San Paolo, stabilito da una legge dello Stato. La decisione è stata presa dal giudice Flávio Dino, che ha accolto un ricorso di incostituzionalità presentato dall’Associazione brasiliana dell’industria dei prodotti per animali domestici e dall’Instituto Pet Brasil. La legge in questione prevedeva la castrazione di tutti i cani e gatti prima dei quattro mesi di età, vietando la vendita o la consegna di cuccioli non sterilizzati e imponendo una serie di obblighi agli allevatori.
La castrazione precoce: un’offesa alla dignità degli animali?
Nella sua decisione, il giudice Dino ha sottolineato che la castrazione precoce e indiscriminata di cani e gatti, senza considerare le loro specifiche caratteristiche individuali, viola la dignità di questi animali. Secondo Dino, l’alterazione coatta della morfologia degli animali, senza tener conto delle loro caratteristiche, può compromettere non solo l’integrità fisica, ma anche l’esistenza stessa delle razze.
Rischi per la salute e la sopravvivenza delle razze
Il giudice Dino ha citato studi scientifici che dimostrano come la castrazione precoce, diffusa e indiscriminata, senza considerare le caratteristiche individuali degli animali, aumenti notevolmente i rischi di malformazioni e favorisca malattie che danneggiano la specie e ne compromettono le future generazioni. La decisione della Corte Suprema rappresenta una vittoria per gli allevatori e per i sostenitori del benessere animale, che si sono sempre opposti alla castrazione precoce e indiscriminata, considerandola una pratica invasiva e dannosa per gli animali.
Un passo avanti per il benessere animale?
La decisione della Corte Suprema brasiliana di sospendere l’obbligo di castrazione precoce per cani e gatti a San Paolo è un passo importante per il benessere animale. La castrazione precoce, seppur con buone intenzioni, può avere effetti negativi sulla salute degli animali e sulla sopravvivenza delle razze. La decisione del giudice Dino dimostra la crescente attenzione per la dignità e il benessere degli animali, che non devono essere considerati solo come oggetti di interventi invasivi, ma come esseri viventi con esigenze e caratteristiche individuali da rispettare.