L’accusa di ingresso illegale
La Russia ha dichiarato la giornalista della Rai Stefania Battistini persona ricercata, accusandola di essere entrata illegalmente nel territorio nazionale. L’accusa, secondo la Tass che cita il database del ministero dell’Interno, è di essere entrata in Russia al seguito delle truppe ucraine nella regione di Kursk. La Battistini è stata segnalata come ricercata insieme ad altri giornalisti occidentali, tutti accusati dello stesso reato.
Il contesto della vicenda
L’accusa di ingresso illegale arriva in un contesto di crescente tensione tra Russia e Occidente, con la guerra in Ucraina che continua a tenere banco sulla scena internazionale. La Russia ha già in passato accusato giornalisti occidentali di spionaggio, con alcuni casi che hanno portato a condanne e detenzioni. La vicenda della Battistini si inserisce in questo clima di diffidenza e di crescente controllo dei media da parte del governo russo.
Le reazioni alla notizia
La notizia della dichiarazione di ricerca per la Battistini ha suscitato preoccupazione e indignazione da parte di organizzazioni internazionali e di esponenti del mondo giornalistico. Reporters Without Borders ha condannato l’accusa, definendola “un’altra mossa per intimidire i giornalisti” e ha chiesto la sua immediata liberazione. Anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) ha espresso la sua preoccupazione, chiedendo al governo italiano di intervenire per la liberazione della Battistini.
Un’escalation pericolosa?
La decisione della Russia di dichiarare persona ricercata una giornalista della Rai, accusandola di ingresso illegale, è un segnale preoccupante. Se da un lato è comprensibile la necessità di controllare i confini in tempo di guerra, dall’altro questa misura sembra rientrare in una strategia più ampia di repressione della libertà di stampa. Il rischio è che questa escalation possa portare a un’ulteriore restrizione del lavoro dei giornalisti in Russia e in Ucraina, con conseguenze negative per il diritto di informazione e per la libertà di espressione.