Replica di Beatrice Venezi alle accuse di conflitto di interessi
La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi ha replicato alle accuse di conflitto di interessi, sostenendo di non aver mai intrattenuto alcun rapporto con il ministero in relazione al G7 Cultura e di aver ricevuto una proposta di concerto direttamente dall’ente musicale in questione.
I legali di Venezi hanno sottolineato che il suo ruolo di consigliere è di mera consulenza tecnica e non comporta alcuna facoltà decisionale. “Il ruolo di consigliere del ministro è un incarico di mera consulenza tecnica che, da una parte, non comporta alcuna facoltà di adottare decisioni o atti di indirizzo, né dall’altra, impedisce a un libero professionista di proseguire nello svolgimento della propria attività principale”, si legge nella nota.
La replica è stata pubblicata in seguito alle dichiarazioni rese da Maria Rosaria Boccia a In Onda su La 7, programma pre-registrato e trasmesso il 6 settembre. Boccia aveva affermato che Venezi avrebbe “diretto” un teatro o ente beneficiario di fondi pubblici, ma i legali hanno smentito categoricamente questa affermazione, specificando che Venezi non ha mai “diretto” alcun teatro o ente di questo tipo.
“Contrariamente a quanto asserito in maniera inesatta e strumentale dalla sig.ra Boccia, il maestro Venezi non ‘dirige’ alcun teatro né ente che sia beneficiario di fondi pubblici”, si legge nella nota.
Nessun coinvolgimento nel G7 Cultura
I legali di Venezi hanno anche precisato che la direttrice d’orchestra non ha mai partecipato a riunioni riguardanti gli eventi del G7 Cultura e non ha avuto alcun rapporto contrattuale con il ministero in relazione a questo o altri eventi concertistici nel corso del biennio in cui ricopre il ruolo di consigliere.
“Il maestro Venezi non ha mai partecipato ad alcun tipo di riunione avente come oggetto gli eventi in programma per il G7 Cultura né ha intrattenuto alcun rapporto contrattuale con il ministero in relazione a questo o altro evento concertistico nel corso del biennio in cui ricopre il ruolo di consigliere”, si legge nella nota.
La proposta di concerto per il G7 Cultura sarebbe arrivata direttamente dall’ente musicale in questione, come già avvenuto in altre occasioni, secondo le regole d’ingaggio dei direttori d’orchestra.
Valori di chiarezza e trasparenza
I legali di Venezi hanno concluso la nota sottolineando l’importanza della chiarezza, della trasparenza e dell’onestà per la direttrice d’orchestra.
“Il maestro Venezi non è mai incorso in alcuna ipotesi di conflitto di interessi: la chiarezza, la trasparenza e l’onestà rappresentano valori fondamentali per Beatrice Venezi”, si legge nella nota.
Considerazioni personali
La replica di Beatrice Venezi alle accuse di conflitto di interessi solleva un punto importante riguardo alla trasparenza e all’integrità nelle posizioni di consulenza. È fondamentale che i consiglieri tecnici non siano percepiti come soggetti in grado di influenzare decisioni o ottenere vantaggi personali attraverso il loro ruolo. In questo caso, la chiarezza fornita dai legali di Venezi contribuisce a rafforzare la fiducia nel suo operato e a dimostrare la sua dedizione alla sua professione di direttrice d’orchestra.