Un’eccellenza salvata: l’amministrazione straordinaria per il Santa Lucia
Il futuro dell’Irccs Santa Lucia, istituto di eccellenza per la riabilitazione neurologica e neuro-motoria, è finalmente delineato. Dopo un vertice al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Fondazione Santa Lucia ha accettato la proposta di accedere all’amministrazione straordinaria.
La decisione, annunciata dal Ministro Adolfo Urso, è stata accolta con sollievo da tutte le parti in causa. “E’ stata una riunione risolutiva”, ha commentato il Ministro, sottolineando come la proprietà della struttura abbia accolto la richiesta unanime delle forze sociali, sindacali e delle istituzioni. “Questa è sicuramente la via migliore per garantire la continuità di un’eccellenza”, ha aggiunto.
L’amministrazione straordinaria, secondo il Ministro, permetterà di “preparare gli scenari del futuro affinché vi sia la garanzia di un’azione pubblica che possa garantire lo sviluppo di questa eccellenza al servizio dei nostri cittadini”.
Un percorso di coesione istituzionale
La coesione istituzionale è stata fondamentale per raggiungere questo risultato. Il Presidente del Lazio, Francesco Rocca, ha sottolineato come “il messaggio che abbiamo dato è stato mai equivoco, sempre chiaro. Oggi ne portiamo a casa il primo risultato”.
Anche i sindacati, che avevano avviato una mobilitazione per “salvare” il Santa Lucia, si sono dichiarati soddisfatti. “La lotta paga! La tenacia e la vostra forza ci ha aiutato ottenuto l’amministrazione straordinaria della Fondazione Santa Lucia, scongiurando la svendita ai privati”, ha dichiarato Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, ai lavoratori in presidio davanti al ministero.
La soddisfazione è stata espressa anche da forze politiche di maggioranza e opposizione in Regione e al Comune, tra cui il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha definito il percorso dell’amministrazione straordinaria come “una garanzia di continuità e tempo necessari per difendere e rilanciare questa grande realtà e il suo futuro”.
Il futuro del Santa Lucia: un percorso pubblico
Con la decisione di accedere all’amministrazione straordinaria, si apre ora una nuova fase per il Santa Lucia. La priorità è quella di definire un futuro pubblico per l’istituto, garantendo la continuità dell’assistenza alla cittadinanza e della ricerca nelle neuroscienze.
Il Pd ha sottolineato la necessità di “avviare un percorso pubblico”, mentre Alessio D’Amato, già assessore della Sanità nel Lazio, ha definito la “fase 2” come “difficile e delicata”.
I sindacati, pur esprimendo soddisfazione per il primo risultato ottenuto, hanno ribadito la necessità di “un forte ruolo del pubblico nella gestione della struttura e nella garanzia del servizio, dei livelli occupazionali e salariali”.
Un passo avanti per la salute pubblica
La decisione di affidare il Santa Lucia all’amministrazione straordinaria rappresenta un passo avanti importante per la tutela della salute pubblica. L’istituto, con la sua expertise nella riabilitazione neurologica e neuro-motoria, rappresenta un punto di riferimento per i pazienti e per la ricerca scientifica. La scelta di un percorso pubblico garantirà la continuità di questi servizi e la possibilità di sviluppare ulteriormente le attività dell’istituto. Sarà fondamentale, però, che il processo di definizione del futuro del Santa Lucia avvenga in modo trasparente e partecipato, coinvolgendo tutte le parti in causa, per garantire la sostenibilità e l’efficacia del nuovo modello di gestione.