Un festival per la cultura regionale
Emilia Romagna Festival, giunto alla sua 25esima edizione, si prepara a celebrare la musica e la danza con una stagione invernale ricca di appuntamenti, che si svolgerà da ottobre ad aprile nei teatri di Imola, Faenza, Forlì e Castel San Pietro Terme. Il festival, che opera prevalentemente in Romagna, svolge un ruolo importante nell’equilibrio culturale della regione, superando i confini urbani e promuovendo una visione regionale più ampia.
“Operando soprattutto in Romagna – ha spiegato Mauro Felicori, assessore alla cultura della Regione – Emilia Romagna Festival svolge una sorta di funzione di equilibrio culturale, oltre a superare i confini urbani per una visione regionale più forte e con un programma di grande apertura fra varie realtà italiane”.
Un programma ricco di nomi illustri e talenti emergenti
Il programma del festival prevede un’ampia varietà di eventi, che spaziano dai grandi repertori classici alla musica contemporanea, con la partecipazione di orchestre rinomate, solisti di fama internazionale e giovani talenti. Tra gli appuntamenti più importanti, spicca l’inaugurazione del 26 ottobre con l’Orchestra regionale emiliano romagnola, la Toscanini, che allo Stignani di Imola proporrà il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Brahms (solista Alexander Gadjiev) e una suite dal Romeo e Giulietta di Prokofiev diretti da Dmitry Matvienko.
Il 28 ottobre, il Balletto di Roma si esibirà al Teatro Masini di Faenza con il nuovo allestimento di C’era una volta Cenerentola con le coreografie di Fabrizio Monteverde. La stessa compagnia sarà anche a Imola il 14 febbraio con Giulietta e Romeo di Prokofiev.
Il 29 ottobre, l’Orchestra regionale toscana diretta da Diego Ceretta e la star del violino Frank Peter Zimmermann si esibiranno al Teatro Fabbri di Forlì, con il Concerto di Schumann. Il più piccolo teatro Cassero di Castel San Pietro, invece, ospiterà solo concerti cameristici, tra cui spicca quello del Quartetto di Venezia (3 dicembre), il più longevo dei quartetti d’archi italiani.
Il festival vedrà la partecipazione di numerosi pianisti, tra cui i veterani Boris Petrushansky e Danilo Rea, la giovanissima Eva Gevorgyan, Davide Cavalli, Ilia Kim e Konstantin Emelyanov. Anche il violoncello sarà protagonista, con Giovanni Sollima e l’astro nascente Ettore Pagano.
Un omaggio a Giuseppe Sarti
Il festival non dimentica di omaggiare Giuseppe Sarti, la massima gloria musicale faentina e fra i musicisti italiani più significativi della seconda metà del Settecento.
Un festival che celebra la cultura e l’eccellenza
Emilia Romagna Festival rappresenta un’importante occasione per celebrare la cultura e l’eccellenza musicale e coreutica, offrendo al pubblico un’ampia varietà di eventi che spaziano dai grandi classici alla musica contemporanea. Il festival si pone come un punto di riferimento per la regione, promuovendo una visione culturale più ampia e inclusiva, e offrendo al pubblico la possibilità di apprezzare la bellezza e la diversità dell’arte.