La battuta di Bentancur e la reazione della Fa
Rodrigo Bentancur, centrocampista del Tottenham e ex Juventus, è finito al centro di una bufera per una battuta razzista rivolta al compagno di squadra Son Heung-min. Lo scorso giugno, in un’intervista ad una tv uruguaiana, Bentancur aveva ironizzato sulla presunta somiglianza estetica degli asiatici, affermando: “Sonny? Potrebbe essere anche suo cugino, visto che sembrano tutti uguali”.
La battuta, che ha suscitato immediate polemiche, ha portato la Federcalcio inglese (Fa) ad aprire un’inchiesta. In una nota diffusa oggi, la Fa ha sottolineato come Bentancur “abbia agito in modo improprio e/o abbia usato parole offensive che hanno portato discredito ad un collega”.
La possibile squalifica e la difesa di Bentancur
La commissione disciplinare della Fa dovrà ora stabilire la durata della pena per Bentancur, che rischia una squalifica fino a 12 partite. Il centrocampista del Tottenham ha tempo fino a giovedì 19 settembre per presentare una memoria difensiva.
Dopo la sua battuta, Bentancur si era scusato tramite un post su Instagram, riconoscendo di aver pronunciato una “brutta battuta”. Tuttavia, la Fa ha deciso di intervenire sull’episodio, sottolineando la gravità delle parole pronunciate da Bentancur.
Considerazioni personali
La vicenda di Bentancur è un esempio di come le parole possano avere un peso enorme, soprattutto nel contesto del calcio, uno sport che unisce persone di diverse culture e origini. È importante ricordare che le battute razziste, anche se pronunciate in un contesto informale, possono essere estremamente offensive e dannose. La decisione della Fa di aprire un’inchiesta è un segnale positivo, che dimostra la crescente attenzione verso la lotta al razzismo nel mondo del calcio. Speriamo che questa vicenda possa servire da monito per tutti i calciatori e per l’intero mondo dello sport, affinché si promuovano sempre il rispetto e la tolleranza.