La scomparsa di un grande editore e scrittore
Il mondo della cultura italiana piange la scomparsa di Ernesto Franco, direttore generale della casa editrice Einaudi e scrittore, morto a Genova il 10 agosto 2023 all’età di 68 anni. Franco, nato nella stessa città il 11 agosto 1956, era da tempo affetto da un tumore che si è aggravato improvvisamente negli ultimi giorni.
La notizia è stata comunicata dalla casa editrice Einaudi, dove Franco ha ricoperto il ruolo di direttore generale dal 1998, contribuendo in modo significativo al rilancio della collana Gli Struzzi, simbolo della casa editrice.
Un’eredità di cultura e di passione
Franco era un ispanista e traduttore di grande talento, con una profonda conoscenza della letteratura spagnola. Ha tradotto autori come Alvaro Mutis, Borges e Octavio Paz, di cui ha curato un Meridiano che uscirà postumo. Tra i suoi libri ricordiamo “Isolario”, “Storie fantastiche di isole vere” e il canzoniere d’amore “Donna cometa”.
La sua passione per la cultura e la sua dedizione al lavoro hanno lasciato un segno profondo nel panorama letterario italiano. La sua scomparsa è una grande perdita per il mondo della cultura e per tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato.
Un rilancio editoriale di successo
Franco è stato il motore del rilancio della collana Gli Struzzi, una delle più importanti collane di narrativa della casa editrice Einaudi. La sua capacità di individuare nuovi talenti e di promuovere autori emergenti ha contribuito a dare nuova vita a questa collana, rendendola un punto di riferimento per la letteratura contemporanea.
La sua eredità editoriale è significativa, e la sua assenza si farà sentire nel mondo del libro e della cultura. La casa editrice Einaudi ha perso un grande direttore, un uomo di cultura e di passione, che ha dedicato la sua vita alla promozione della letteratura e delle arti.
Un’eredità da custodire
La scomparsa di Ernesto Franco rappresenta una perdita significativa per il mondo della cultura italiana. La sua dedizione al lavoro editoriale, la sua passione per la letteratura e la sua capacità di individuare e promuovere nuovi talenti hanno lasciato un segno profondo. La sua eredità, fatta di libri, di autori e di progetti editoriali, è un patrimonio da custodire e da valorizzare.