Un dibattito con fact-checking in diretta
Il dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris sulla Abc è stato caratterizzato da un’intensa attività di “fact-checking” da parte dei moderatori Linsey Davis e David Muir. I due hanno smentito o contestualizzato le affermazioni di Trump in cinque occasioni, mentre non hanno trovato nulla da ridire sul conto di Harris. Tra le affermazioni contestate, quella che un governatore avrebbe condonato l’uccisione di un neonato dopo la nascita e quella che gli immigrati in Ohio mangino cani e gatti. Muir, in particolare, ha smentito quest’ultima affermazione dopo aver parlato con gli assessorati competenti.
La Abc, prima del dibattito, non aveva escluso la possibilità di un “fact-checking” in diretta, dichiarando che lo scopo era “mandare avanti la conversazione facendo domande e assicurando che il tono sia da persone civili”.
L’ira di Trump e le accuse alla Abc
L’ex presidente Trump ha espresso la sua rabbia per l’operato dei moderatori, accusandoli di aver creato un “dibattito di tre contro uno”. Ha definito la Abc “l’organizzazione giornalistica più disonesta”, chiedendo alla Fcc di revocare la licenza della Disney, la casa madre della rete. Ha inoltre affermato che la Cnn, che ha ospitato il dibattito tra Trump e Joe Biden a giugno, si è comportata con “più onore”, in quanto i moderatori Jake Tapper e Dana Bash non hanno fatto le pulci ai candidati.
Il confronto tra le affermazioni dei candidati
Secondo il Washington Post, i due candidati hanno fatto 55 affermazioni sospette durante il dibattito, quasi tutte da parte di Trump. Un pinocchiometro “preliminare” della Cnn ha elencato almeno 33 false affermazioni di Trump e solo una di Harris. Muir ha contestato in diretta l’immagine di Trump di un’America assediata da criminali, affermando che l’Fbi riporta una diminuzione dei reati violenti.
Il futuro dei dibattiti: rematch o no?
Non è ancora chiaro se al primo dibattito tra Trump e Harris ne seguirà un altro. Il prossimo duello in vista è quello del primo ottobre sulla Cbs tra i numeri due JD Vance e Tim Walz. I democratici, galvanizzati dalla performance di Harris, sembrano pronti a un rematch, mentre Trump ha affermato di non averne intenzione, sostenendo di aver “vinto” il primo dibattito.
La sfida del fact-checking in diretta
Il dibattito tra Trump e Harris ha sollevato la questione del “fact-checking” in diretta. È un tema complesso, che mette in gioco la libertà di parola e il diritto di replica. È importante che i moderatori siano imparziali e che non interferiscano con il flusso del dibattito. Allo stesso tempo, è fondamentale che il pubblico sia informato sulla veridicità delle affermazioni dei candidati. Trovare un equilibrio tra questi due aspetti è una sfida per i media e per la democrazia.