Garozzo: “La scherma italiana ha bisogno di un’inversione di tendenza”
Daniele Garozzo, argento olimpico a Tokyo 2020, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale della scherma italiana durante la conferenza stampa di presentazione della candidatura del prof. Luigi Mazzone alla presidenza della Federscherma. Il fiorettista, che fa parte della squadra di Mazzone come candidato a rappresentare le società in consiglio federale, ha lanciato un chiaro segnale di allarme sulla base del movimento.
“Lo stato di salute al vertice della scherma è buono, anche se le Olimpiadi non sono state meravigliose come pensavamo, ma va detto che ci sono state tante componenti che hanno inciso, come un po’ di sfortuna e qualche arbitraggio rivedibile, per questo sarebbe stato meglio avere un membro in commissione internazionale arbitrale”, ha dichiarato Garozzo, analizzando le recenti performance della squadra azzurra.
Ma è sul futuro del movimento che Garozzo ha focalizzato la sua attenzione: “Lì c’è tanto da fare, i numeri sono bassissimi perché siamo pochissimi, se non mettiamo le mani su questo sarà difficile avere tra venti anni stesse medaglie”.
La sfida per il futuro: incrementare la base del movimento
Le parole di Garozzo evidenziano una criticità fondamentale per la scherma italiana: la necessità di incrementare il numero di praticanti per garantire la sostenibilità del movimento nel lungo periodo. La scarsa base del movimento rappresenta una seria minaccia per il futuro della disciplina, con il rischio di non poter ripetere i successi del passato.
La sfida è quindi quella di attirare nuovi giovani talenti, investendo in programmi di promozione e sviluppo dello sport a livello giovanile. Solo con un’ampia base di praticanti, la scherma italiana potrà aspirare a mantenere il suo livello di competitività internazionale e a garantire un futuro luminoso per le nuove generazioni di atleti.
Un appello per il futuro della scherma italiana
Le parole di Daniele Garozzo rappresentano un monito importante per la scherma italiana. La necessità di ampliare la base del movimento è un tema cruciale che richiede un’azione concertata da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle federazioni alle società sportive, dalle scuole alle famiglie. Solo con un impegno comune e una visione strategica a lungo termine, la scherma italiana potrà affrontare le sfide del futuro e assicurarsi un posto di rilievo nel panorama sportivo internazionale.