Jane Campion al Museo Nazionale del Cinema: una Masterclass per celebrare una grande autrice
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino si prepara ad accogliere una delle figure più influenti del cinema contemporaneo: Jane Campion. La regista neozelandese, due volte vincitrice dell’Oscar per “Lezioni di piano” e “Il potere del cane”, sarà ospite dell’istituzione torinese il 1° ottobre per una Masterclass che si preannuncia come un evento imperdibile per gli appassionati di cinema.
Durante l’incontro, che si terrà alle 17 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, Jane Campion ripercorrerà le tappe più importanti della sua carriera, dai primi successi di critica che l’hanno consacrata come cineasta alla sua memorabile serie di eroine che lottano per farsi ascoltare, riconoscere e comprendere. In dialogo con il direttore del Museo Domenico De Gaetano e con Grazia Paganelli, la regista offrirà al pubblico una panoramica unica sul suo cinema, un cinema che si caratterizza per la sua profonda sensibilità e la sua capacità di raccontare la soggettività femminile con un’intensità e una profondità uniche.
“Sono davvero emozionata di visitare per la prima volta un’istituzione prestigiosa come il Museo Nazionale del Cinema e non vedo l’ora di condividere del tempo con la vasta platea di cinefili della città di Torino in occasione di questa Masterclass all’interno di un monumento unico come la Mole Antonelliana”, ha commentato Jane Campion.
L’evento è un’ulteriore conferma del ruolo di hub culturale internazionale che il Museo Nazionale del Cinema ha saputo conquistarsi nel corso degli anni. “Con questo nuovo appuntamento il Museo Nazionale del Cinema ribadisce il suo ruolo di hub culturale internazionale, confermando di essere un’istituzione capace di fare grandi mostre e di ospitare personaggi e celebrità del mondo del cinema e della cultura”, ha affermato il presidente del museo Enzo Ghigo.
“Jane Campion è indiscutibilmente una cineasta di singolare genialità che, come nessun altro, riesce a servirsi delle arti della rappresentazione cinematografica per rivelare intuizioni uniche e profonde sulla soggettività femminile nonché una sensibilità distintiva in film diretti da una donna, sulle donne e per le donne”, ha sottolineato Domenico De Gaetano, direttore del Museo.
La Masterclass con Jane Campion sarà un’occasione unica per approfondire il lavoro di una delle autrici più importanti del panorama cinematografico contemporaneo, un’autrice che ha saputo dare voce alle donne e ai loro sogni, alle loro lotte e alle loro fragilità, con un’intensità e una sensibilità che hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo. Le prevendite per l’evento sono aperte dall’11 settembre alle 10 su www.museocinema.it.
Il Cinema di Jane Campion: un viaggio nella soggettività femminile
Il cinema di Jane Campion è un viaggio nella soggettività femminile. La regista neozelandese ha dedicato la sua carriera a raccontare le storie delle donne, le loro lotte, le loro fragilità, le loro aspirazioni. In film come “Lezioni di piano”, “Il potere del cane” e “Bright Star”, Campion ha esplorato la complessità della psiche femminile, la sua capacità di resistenza e la sua forza di fronte alle avversità.
Il suo cinema è caratterizzato da una profonda sensibilità e da una capacità di entrare in sintonia con le emozioni dei personaggi. Campion non si limita a raccontare storie, ma crea mondi interiori, luoghi in cui il pubblico può immergersi e lasciarsi trasportare dalle emozioni dei personaggi.
Il suo cinema è un invito a guardare il mondo con occhi diversi, a scoprire la bellezza e la complessità della soggettività femminile, a riconoscere la forza e la dignità di ogni donna.
Un’occasione unica per approfondire il cinema di Jane Campion
La Masterclass con Jane Campion al Museo Nazionale del Cinema di Torino rappresenta un’occasione unica per approfondire il lavoro di una delle autrici più importanti del panorama cinematografico contemporaneo. L’evento sarà un’occasione per scoprire o riscoprire il suo cinema, un cinema che si caratterizza per la sua profonda sensibilità e la sua capacità di raccontare la soggettività femminile con un’intensità e una profondità uniche.