Borse asiatiche in rosso: timori per la Cina e la Fed
Le borse asiatiche hanno aperto la giornata in territorio negativo, con Tokyo che ha ceduto l’1,5%, Hong Kong l’1,1%, Shanghai l’1%, Shenzhen lo 0,1%, Seul lo 0,6% e Sydney lo 0,3%. Il principale fattore di preoccupazione è rappresentato dalle incertezze sull’economia cinese, con gli investitori che temono un rallentamento della crescita. Un altro fattore di instabilità è la politica monetaria della Federal Reserve, con gli investitori in attesa di un taglio dei tassi di interesse la prossima settimana. Le aspettative sono orientate verso una riduzione di 50 punti base, ma l’incertezza sulla dimensione del taglio e sul momento in cui la Fed deciderà di agire continua a pesare sui mercati.
Lo yen sale, la Boj conferma la politica restrittiva
Lo yen giapponese ha registrato un apprezzamento significativo, raggiungendo i massimi dell’anno sul dollaro. Questo movimento è stato alimentato dalle dichiarazioni di un membro della Bank of Japan (BoJ), che ha confermato la continuazione della politica monetaria restrittiva. La BoJ ha mantenuto una politica di tassi di interesse negativi e di acquisto di bond per sostenere l’economia, ma la pressione per un cambio di rotta sta aumentando.
L’inflazione americana e la riunione della Bce
Oltre alla Fed, l’attenzione degli investitori è rivolta anche all’inflazione americana, che si prevede in calo dal 2,9 al 2,6% ad agosto. La Bce, invece, dovrebbe tagliare i tassi di interesse di 25 punti base nella sua riunione di giovedì. La Bce ha già avviato un ciclo di allentamento monetario per contrastare il rallentamento economico, ma le aspettative sono che la banca centrale continui a ridurre i tassi di interesse nei prossimi mesi.
Petrolio in rialzo, ma ancora sotto pressione
Il prezzo del petrolio ha registrato un rialzo, dopo i forti cali delle ultime sedute. Tuttavia, il Brent si mantiene appena sotto i 70 dollari al barile (69,9), mentre il Wti tratta a 66,4 dollari. La domanda di petrolio è stata colpita dalle preoccupazioni sull’economia globale e dalla crescente incertezza sulla domanda futura. Le aspettative per le mosse della Fed continuano a pesare sui mercati energetici.
Rendimenti dei Treasury in calo, dollaro debole
I rendimenti dei Treasury sono in calo di 2 punti base, al 3,62%, mentre il dollaro si è indebolito dello 0,2% sull’euro, con cui scambia a 1,104. La prospettiva di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed ha spinto gli investitori a vendere i bond, facendo scendere i rendimenti. Il dollaro, invece, è stato indebolito dalle aspettative di un allentamento monetario negli Stati Uniti.
Un contesto di incertezza
Il panorama economico globale è caratterizzato da un’elevata incertezza. Le preoccupazioni per la crescita economica cinese, la politica monetaria della Fed e l’inflazione americana pesano sui mercati finanziari. La situazione è complessa e richiede un’attenta analisi per comprendere le implicazioni per l’economia globale.