Sindacati contro l’ipotesi di alzare l’età pensionabile a 70 anni
I leader dei sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno espresso un netto rifiuto all’ipotesi di governo di portare l’età pensionabile a 70 anni nella pubblica amministrazione, definendola una “follia” e un’operazione per non aumentare i costi e non pagare le pensioni. Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha affermato che “siamo di fronte alla solita logica di usare le pensioni per fare soldi”, sottolineando che il problema è la riforma pensionistica e la precarietà dei giovani, che non avranno neanche il diritto di andare in pensione a 70 anni. Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha chiesto al governo di allestire un tavolo di confronto per affrontare complessivamente la riforma pensionistica, con priorità alla pensione contributiva di garanzia per i giovani, al sostegno della previdenza complementare e alla flessibilità in uscita dal mercato del lavoro. Pier Paolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ha ribadito che l’invecchiamento della popolazione non può essere utilizzato per allungare l’età pensionabile o per far lavorare di più le persone, e che la pubblica amministrazione ha bisogno di una grande riforma e di nuove assunzioni. “Non possiamo immaginare di continuare a chiedere a persone che sono arrivate a 67 anni di rimanere sul posto di lavoro”, ha affermato Bombardieri. “Hanno il diritto e il dovere di godersi la pensione dopo tanti anni di lavoro”.
Le critiche dei sindacati
I sindacati hanno criticato l’ipotesi di governo di alzare l’età pensionabile a 70 anni nella pubblica amministrazione, definendola un’operazione per non aumentare i costi e non pagare le pensioni. Landini ha affermato che “questa è un’operazione per non far aumentare i costi alla pubblica amministrazione e per non pagare le pensioni”. Sbarra ha sottolineato che “il tetto fu determinato da un problema di sostenibilità economica”, mentre Bombardieri ha affermato che “la pubblica amministrazione ha bisogno di una grande riforma, ma soprattutto ha bisogno di nuove assunzioni”. I sindacati hanno anche sottolineato che l’Italia è già il Paese che ha l’età pensionabile più alta di tutta Europa.
Le richieste dei sindacati
I sindacati hanno chiesto al governo di allestire un tavolo di confronto per affrontare complessivamente la riforma pensionistica. Sbarra ha chiesto al governo di “allestire subito un tavolo di confronto al Ministero del Lavoro o a Palazzo Chigi per affrontare complessivamente la piattaforma che il sindacato unitario da anni ha presentato ai governi sulla previdenza”. Le priorità dei sindacati sono la pensione contributiva di garanzia per i giovani, il sostegno alla previdenza complementare e le misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro. I sindacati hanno anche chiesto di affrontare il tema della separazione tra la spesa assistenziale e la spesa previdenziale per fare chiarezza sui costi della Previdenza.
Un’analisi critica dell’ipotesi di governo
L’ipotesi di governo di alzare l’età pensionabile a 70 anni nella pubblica amministrazione sembra essere una soluzione di comodo per non aumentare i costi e non pagare le pensioni. Tuttavia, questa soluzione non tiene conto delle reali esigenze della pubblica amministrazione, che ha bisogno di una grande riforma e di nuove assunzioni. Inoltre, questa soluzione non tiene conto delle esigenze dei lavoratori, che hanno il diritto e il dovere di godersi la pensione dopo tanti anni di lavoro. La soluzione migliore sarebbe quella di affrontare complessivamente la riforma pensionistica, con un tavolo di confronto tra governo e sindacati, per trovare una soluzione che sia giusta ed equa per tutti.