Carlotta ‘Wonder’ Gilli: cinque medaglie a Parigi, un esempio di forza e tenacia

Cinque medaglie a Parigi, un trionfo di forza e tenacia

Carlotta ‘Wonder’ Gilli, la nuotatrice ipovedente che ha incantato il mondo con la sua grinta e determinazione, ha dominato le gare di nuoto ai Giochi Paralimpici di Parigi. Con un bottino di cinque medaglie (oro nei 100 farfalla e 200 misti, argento nei 400 stile libero, bronzo nei 100 dorso e nei 50 stile), Carlotta ha riconfermato i due titoli conquistati a Tokyo nel 2021. “Non potevo chiedere di più”, ha dichiarato con orgoglio al telefono con l’ANSA, “ho fatto cinque gare e vinto cinque medaglie, ho riconfermato i due titoli di Tokyo, più di questo davvero non potevo chiedere.”

Un percorso difficile ma ricco di soddisfazioni

Il cammino verso il successo parigino non è stato facile per Carlotta. “Stavolta il percorso è stato assai più complicato”, ha confessato, “vengo da un periodo molto difficile, una sorta di montagne russe perché ho girato tanti ospedali, tanti medici, più volte sono finita in sala operatoria. E ogni volta era uno stop e un ripartire con una cautela esagerata perché comunque il fisico non era al 100 per cento e dovevi ascoltarlo. E anche di testa non è stato facile perché è stato un po’ cominciare da zero. Quindi, arrivare qua dopo tante fatiche sul podio mi ha fatto sentire ancora più fiera di quello che ho fatto.”

L’impegno sociale e l’amore per il nuoto

Oltre al nuoto, Carlotta si dedica con passione al sociale. È ambasciatrice di Telethon e ambassador del progetto di Procter & Gamble ‘Campioni ogni giorno’, con il quale si impegna ad avvicinare i bambini allo sport, promuovendo l’inclusione e il benessere fisico e mentale. “Mi sento in dovere di restituire ad altre persone sia che siano con disabilità sia no”, ha spiegato Carlotta, “con P&G ho sposato appieno questo spirito di far diventare lo sport inclusivo a 360 gradi.”

Un futuro luminoso tra sport e studio

Carlotta, che ha 23 anni e studia psicologia, ha un futuro luminoso davanti a sé. “Mi auguro che tutta l’attenzione che abbiamo avuto in queste settimane non si esaurisca”, ha detto, “questo interesse deve rimanere fisso sulla stampa in tv anche quando l’interesse andrà scemando. In questi Giochi il riscontro mediatico è stato davvero tanto, dai social anche l’ho potuto constatare. In questi giorni ho girato un po’ per Parigi, tantissimi italiani mi fermavano, mi chiedevano le foto, quindi si è davvero sentito tanto l’affetto degli italiani e penso che questa sia la cosa più bella.”

Un esempio di forza e tenacia per le nuove generazioni

Carlotta è un esempio di forza e tenacia per tutti, soprattutto per le nuove generazioni. “Il soprannome Wonder? Fin da piccola ho fatto tante gare, tante cose”, ha spiegato, “tra l’altro al pranzo a Casa Italia con la premier Meloni ero proprio accanto a lei, abbiamo parato un sacco e anche lei mi ha salutata dicendo ‘Ciao Wonder’ ormai questo Wonder è diventato internazionale.”

Un futuro da costruire tra sport e studio

Carlotta ha le idee chiare sul suo futuro. “Voglio laurearmi”, ha detto, “mi mancano 6 esami per psicologia quindi sono quasi alla fine. Los Angeles? Ci penso anche se ora mi viene un po’ male perché abbiamo appena finito, voglio pensare alle vacanze, è arrivato il momento di staccare tutto testa e fisico.”