Le lacrime di Cahill per la vittoria di Sinner
Darren Cahill, uno dei coach di Jannik Sinner, ha ammesso di non aver trattenuto le lacrime dopo la vittoria dell’altoatesino agli US Open. In un’intervista a Espn, Cahill ha definito la sua reazione come quella di "un uomo anziano molto esausto", spiegando che il periodo precedente la finale è stato particolarmente impegnativo.
"Negli ultimi quattro mesi sono successe tante cose all’interno del gruppo e molte di queste sono ricadute sulle mie spalle. Ho cercato di mantenere il senso delle cose e il focus di Jannik su quelli che erano i nostri obiettivi, gli ripetevo in continuazione che non aveva fatto nulla di sbagliato e che qualunque cosa fosse successa sarebbe dovuto restare con la testa alta", ha spiegato Cahill.
Il ruolo di Cahill nel percorso di Sinner
Cahill ha sottolineato il suo ruolo nel supportare Sinner non solo come tennista, ma anche come persona. "Il mio lavoro era quello di aiutarlo a maturare e a diventare la persona a cui tutti guardano, una figura dalla quale i bambini possano trarre ispirazione", ha dichiarato.
Cahill ha elogiato il comportamento di Sinner nelle ultime settimane, definendolo "onesto e resiliente". "Anche prima della finale gli ho detto che il modo in cui si è comportato nelle ultime settimane ha mostrato onestà e resilienza, deve essere molto orgoglioso di sé stesso. Ora è giusto che si diverta, se lo merita tanto", ha concluso Cahill.
L’importanza del supporto e della guida
Le parole di Cahill evidenziano l’importanza del supporto e della guida per un atleta, soprattutto in momenti di difficoltà. La capacità di un coach di andare oltre l’aspetto tecnico e di aiutare un giovane a crescere come persona è fondamentale per il suo successo, sia sportivo che personale.