Beyoncé snobbata ai CMA Awards: è razzismo?
La regina del pop, Beyoncé, è stata esclusa dalle nomination ai Country Music Awards (CMA) per il suo album “Cowboy Carter”, un evento che ha suscitato polemiche e sospetti di razzismo. Il padre della cantante, Matthew Knowles, ha accusato l’industria musicale di non premiare l’abilità e il successo, ma di favorire i bianchi.
“Ci sono più bianchi in America e purtroppo non votano in base all’abilità e ai successi di chi compete”, ha dichiarato Knowles, senza esplicitamente menzionare la razza, ma sottolineando che l’esclusione di una superstar come Beyoncé “parla da sola”. “Cowboy Carter” è stato uno degli album country più venduti dell’anno, con la hit “Texas Hold ‘Em” che ha raggiunto la vetta delle classifiche country.
La nomination di Morgan Wallen, un artista che tre anni fa fu sospeso dalla sua etichetta per aver usato un epiteto razzista, con ben otto candidature, ha ulteriormente alimentato le polemiche.
In realtà, “Cowboy Carter” ha ricevuto una minima promozione sulle radio country nazionali. Il successo di “Texas Hold ‘Em”, il primo brano di un’artista donna nera in vetta alle classifiche country, è stato trainato principalmente dai servizi di streaming e dai download.
Un dibattito sul ruolo degli afroamericani nella musica country
L’uscita di “Cowboy Carter”, con Beyoncé in copertina come regina del rodeo vestita con i colori della bandiera americana, ha aperto un dibattito sul ruolo degli afroamericani nella storia della musica country. L’album ha messo in luce i doppi standard che gli artisti neri affrontano in questo genere musicale.
Beyoncé, attraverso brani come “American Requiem”, ha evidenziato la discriminazione che ha subito, con l’accusa di essere “troppo country” o “non country abbastanza”. L’album ha dato visibilità ad artisti neri come Shaboozey, che compare in due tracce di “Cowboy Carter” e che ha raggiunto il primo posto nelle classifiche con “A Bar Song (Tipsy)”. Shaboozey è candidato ai CMA come miglior nuovo artista e per il singolo dell’anno.
L’influenza di Beyoncé sulla musica country
L’album di Beyoncé ha avuto un impatto significativo sulla musica country, aprendo la strada ad artisti neri e sfidando l’establishment di Nashville, che da sempre detiene il canone del genere. Il successo di “Cowboy Carter” ha dimostrato che la musica country non è solo un genere bianco e che gli artisti neri hanno un ruolo importante da svolgere nella sua evoluzione.
Il dibattito sul razzismo nella musica country è destinato a continuare, ma l’influenza di Beyoncé ha già lasciato un segno indelebile, aprendo la strada a una maggiore inclusione e diversità nel genere.
Considerazioni personali
L’esclusione di Beyoncé dai CMA Awards solleva un interrogativo importante: è ancora presente un pregiudizio razziale nella musica country? Sebbene l’industria musicale abbia fatto progressi verso una maggiore inclusione, è evidente che ci sono ancora ostacoli da superare. Il successo di Beyoncé con “Cowboy Carter” dimostra che gli artisti neri possono avere successo nel genere country, ma è importante che l’industria li supporti e li riconosca in modo equo. La musica country è un genere ricco di storia e tradizione, ma è anche un genere che si evolve continuamente. L’inclusione di artisti di diversi background culturali è essenziale per la sua vitalità e la sua crescita.