Un omaggio a una pittrice della Scuola Romana
Palazzo Merulana, sede della Fondazione Elena e Claudio Cerasi, ospita fino al 6 ottobre una mostra dedicata ad Anna Maria Fabriani, pittrice della Scuola Romana. L’esposizione, intitolata “Maria Fabriani Riverberi e trame dalla Scuola Romana”, è un primo omaggio a questa artista, che lo scorso giugno ha compiuto cento anni, e rappresenta un’occasione per scoprire un talento rimasto nell’ombra, nonostante la sua lunga e prolifica carriera. Curata da Sabina Ambrogi, con testo critico di Giulia Ambrogi, la mostra racconta il percorso artistico di Fabriani, allieva di Carlo Socrate, che si è formata all’Accademia delle Belle Arti alla fine degli anni ’40. L’esposizione illustra la sua eleganza e il suo tratto pittorico, evidenziando il destino comune a molte donne dell’epoca, costrette a coltivare la loro arte in casa.
Due fasi distinte, un’evoluzione artistica
La produzione di Anna Maria Fabriani si divide in due fasi distinte. La prima, iniziata alla fine degli anni ’40, si interrompe negli anni ’70. La seconda, che inizia nel 1997, subito dopo la morte del marito Silvano Ambrogi, dura fino al 2018. Questo secondo periodo è caratterizzato da un’evoluzione stilistica che si confronta con il tempo, con nuove visioni contemporanee e un taglio cinematografico delle inquadrature.La mostra presenta un arco temporale lungo, che va dal ritratto della madre, databile intorno alla fine degli anni ’40, alla natura morta “Limoni e bottiglia di amaro”, del 2018, l’ultimo quadro realizzato da Fabriani finché le forze le hanno consentito di stare in piedi di fronte al cavalletto.
Un lavoro di ricerca e recupero
L’intera esposizione è frutto di un lavoro di ricerca, recupero e catalogazione, iniziato diversi anni fa da parte della curatrice. La mostra rappresenta un’occasione per riscoprire un’artista di grande talento, che ha dedicato la sua vita alla pittura, e per conoscere il suo percorso artistico, ricco di sfumature e di evoluzioni.
Un omaggio a una donna artista
La mostra dedicata ad Anna Maria Fabriani rappresenta un’occasione per celebrare la vita e l’opera di un’artista che ha dedicato la sua vita alla pittura, superando le difficoltà e le limitazioni imposte dal suo tempo. La sua storia ci ricorda l’importanza di sostenere e valorizzare il talento femminile, spesso relegato in secondo piano.