Rientro di Starliner: una missione condotta senza equipaggio
La navetta Starliner della Boeing è atterrata nel Nuovo Messico dopo un volo di sei ore senza equipaggio, completando una missione che si è rivelata più complessa del previsto. Dopo una serie di verifiche tecniche e meteorologiche, la navetta è stata separata dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nella notte tra il 2 e il 3 agosto. Il distacco è avvenuto con una manovra inedita, possibile grazie all’assenza di astronauti a bordo, che ha permesso un allontanamento rapido dalla ISS. La discesa verso la Terra è durata circa sei ore, con l’apertura dei paracadute che ha rallentato la navetta fino al suo atterraggio al suolo poco dopo le 6 del mattino italiane.
La missione, inizialmente prevista per il trasporto di due astronauti, Butch Wilmore e Sunita Williams, è stata modificata in seguito a problemi tecnici riscontrati durante il viaggio di andata. Dopo settimane di analisi e dibattiti, la NASA ha optato per un rientro senza equipaggio, ritenendo questa soluzione la più sicura per gli astronauti. Wilmore e Williams, che si trovavano a bordo della ISS, dovranno attendere il febbraio 2025 per poter rientrare sulla Terra, con un passaggio su una navetta Crew Dragon.
Le cause dei problemi tecnici e il futuro di Starliner
Le cause dei problemi ai motori e della perdita di elio che si sono verificati durante il viaggio di andata rimangono da chiarire. La NASA ha dichiarato che la missione ha raggiunto il 90% degli obiettivi, ma ha anche riconosciuto la difficoltà della decisione di far rientrare la navetta senza equipaggio. Il capo delle operazioni spaziali della NASA, Joel Montalbano, ha definito la missione "non un fallimento di successo", citando la celebre definizione della missione Apollo 13.
La Boeing dovrà ora affrontare una nuova serie di test per comprendere le cause dei guasti e per poter finalmente ottenere la certificazione per il trasporto di astronauti. La navetta Starliner verrà riportata in Florida, dove inizierà una lunga fase di analisi e verifiche che potrebbe richiedere molto tempo.
Un passo indietro per un futuro incerto
Il rientro senza equipaggio di Starliner rappresenta un passo indietro per il programma spaziale della Boeing, che si trova ora ad affrontare una serie di sfide per dimostrare la sicurezza e l’affidabilità della sua navetta. La NASA ha dimostrato di dare priorità alla sicurezza degli astronauti, ma questo potrebbe rallentare il programma di sviluppo di Starliner e rimettere in discussione la sua competitività rispetto alla Crew Dragon di SpaceX. La capacità della Boeing di risolvere i problemi tecnici e di ottenere la certificazione per il trasporto di astronauti sarà fondamentale per il futuro del programma Starliner e per il ruolo della Boeing nel settore spaziale.