Indagine della Corte dei Conti
La Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo di indagine sulle spese sostenute per i viaggi e i soggiorni di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei legata sentimentalmente all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’obiettivo dei magistrati contabili è verificare eventuali profili erariali legati alle spese sostenute, analizzando le voci di spesa anche del ministero.
Sangiuliano si dice “lieto” dell’iniziativa della Corte dei Conti, affermando che “potrà accertare la correttezza dei miei comportamenti” e ribadendo che “non un euro pubblico è stato speso e lo dimostrerò carte alla mano”. La versione di Boccia, invece, è differente: l’imprenditrice ha affermato che i viaggi erano “a spese del ministero”.
Indagine penale della Procura di Roma
La vicenda giudiziaria non si limita alla magistratura contabile. La Procura di Roma, a seguito della denuncia presentata dal parlamentare dei Verdi Angelo Bonelli, avvierà un procedimento per indagare su possibili reati di indebita destinazione di denaro pubblico e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, in particolare per quanto riguarda le mail sull’organizzazione del G7 a Pompei.
La Procura dovrà valutare se procedere in una prima fase a carico di ignoti o iscrivere l’ex ministro nel registro degli indagati. In quest’ultimo caso, la competenza passerebbe al tribunale dei ministri. La Procura sta inoltre esaminando la denuncia dell’ex ministro a carico di Boccia, che ipotizza i reati di tentata estorsione e violazione della legge sulla privacy.
Nomine e appalti al Ministero
L’indagine si estende anche alle nomine effettuate dal ministero, tra cui quelle alla società in house del ministero della Cultura, Ales-Arte Lavoro e Servizi Spa, oggetto di un’interrogazione parlamentare di Italia Viva.
Il Pd ha chiesto al neoministro di riferire in Parlamento sulle nomine e gli appalti G7. Altre denunce riguardano l’avvicendamento al MAXXI, dove la candidata Raffaella Docimo potrebbe fare un passo indietro a causa di voci che la mettono nel mirino. La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi ha dato mandato ai suoi legali di valutare un esposto per diffamazione nei confronti di Boccia, che l’ha accusata di conflitto di interesse.
Un’ombra sulla politica culturale
L’affare Sangiuliano-Boccia getta un’ombra sulla politica culturale italiana. L’indagine della Corte dei Conti e della Procura di Roma solleva dubbi sull’utilizzo delle risorse pubbliche e sulla trasparenza delle decisioni prese al ministero. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che la verità emerga, al fine di ristabilire la fiducia nell’istituzione e nel sistema politico.