Lo stato di agitazione e la protesta a Foggia
I sindacati Anaao Assomed e Cimo Fesmed hanno proclamato lo stato di agitazione e organizzato una manifestazione unitaria a Foggia per protestare contro le continue aggressioni subite dai medici durante il loro lavoro. L’evento, che si terrà lunedì 16 settembre alle 11.30 in via Martiri di via Fani, nei pressi dell’ingresso di viale Pinto del Policlinico di Foggia, vedrà la partecipazione dei segretari nazionali Pierino Di Silverio (Anaao Assomed) e Guido Quici (Cimo Fesmed).
La decisione di proclamare lo stato di agitazione è stata presa in seguito all’ennesimo episodio di violenza subito da un medico a Foggia, che si aggiunge ad una lunga serie di aggressioni registrate in diverse regioni italiane. I segretari regionali di Anaao Assomed, Angelo Mita, e di Cimo-Fesmed, Arturo Oliva, hanno sottolineato come “l’ultimo caso di Foggia è l’apice di una escalation continua e inarrestabile”.
Anche i segretari aziendali del Policlinico di Foggia, Fabrizio Corsi (Anaao) e Graziano Minafra (Cimo-Fesmed), hanno espresso la loro preoccupazione per la mancanza di sicurezza sul luogo di lavoro, affermando che “oggi mancano le condizioni minime di sicurezza per svolgere giornalmente il nostro lavoro”.
La manifestazione a Foggia è un chiaro segnale di protesta da parte dei medici, che chiedono un intervento immediato da parte delle istituzioni per garantire la loro sicurezza e tutelare il loro diritto di svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e sereno.
Un problema diffuso: la violenza contro i medici
Le aggressioni ai medici sono un problema crescente in Italia, con episodi che si verificano con sempre maggiore frequenza in diverse regioni del Paese. I casi di Maruggio, Taranto, Erchie e Foggia, citati dai sindacati, sono solo gli ultimi esempi di un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante.
La violenza contro i medici è un problema complesso con diverse cause, tra cui la crescente pressione sul sistema sanitario, la mancanza di personale e le difficoltà di accesso alle cure. Tuttavia, è importante sottolineare che la violenza non è mai giustificabile e che i medici hanno il diritto di svolgere il loro lavoro in un ambiente sicuro e rispettoso.
Le istituzioni hanno il dovere di intervenire per contrastare questo fenomeno, adottando misure concrete per garantire la sicurezza dei medici e per prevenire future aggressioni. È necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire che i medici possano svolgere il loro lavoro in un ambiente sicuro e sereno, senza il timore di essere aggrediti.
Un appello per la sicurezza e il rispetto
La protesta dei medici a Foggia è un segnale importante che non può essere ignorato. La sicurezza dei medici è un problema che riguarda tutti noi, perché senza medici che si sentono al sicuro e rispettati, il sistema sanitario rischia di collassare. È necessario un intervento immediato e concreto da parte delle istituzioni per contrastare la violenza e garantire la sicurezza dei medici, affinché possano continuare a svolgere il loro importante lavoro con serenità e professionalità.