Un simbolo di speranza per Norcia
La concattedrale di Santa Maria Argentea a Norcia, la chiesa che ha accompagnato la vita quotidiana di tutti gli abitanti della città, è finalmente pronta a tornare a vivere. Dopo quasi otto anni dal terremoto del 2016 che ne causò la quasi totale distruzione, sono stati consegnati i lavori di ricostruzione. Un evento che rappresenta un momento di grande speranza per la comunità locale, un passo concreto verso la rinascita di Norcia.
Il vescovo monsignor Renato Boccardo ha consegnato simbolicamente le chiavi dell’edificio religioso alla ditta perugina che si è aggiudicata l’appalto, la Società edile appalti di Marsciano. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Giuliano Boccanera, il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, l’assessore regionale Enrico Melasecche e l’abate benedettino padre Benedetto Nivakoff.
“Aprire ufficialmente questo cantiere è un messaggio di speranza e di conferma di una volontà di rimettere insieme i pezzi di questa città”, ha detto all’ANSA monsignor Boccardo.
Ricostruire la chiesa, ricostruire la comunità
La ricostruzione della concattedrale non è solo un intervento edilizio, ma rappresenta un simbolo di speranza e di rinascita per l’intera comunità di Norcia. Come ha sottolineato il vescovo Boccardo, “oltre alla ricostruzione delle pietre, occorre pensare anche alla ricostruzione della comunità. Ricostruire Santa Maria Argentea aiuterà a ricostruire anche il tessuto sociale di Norcia”.
Anche il sindaco Boccanera ha condiviso questa visione, definendo la concattedrale “la chiesa dei nursini”, un luogo dove si svolgono le funzioni religiose che scandiscono la vita dei credenti. La sua ricostruzione è quindi un passo fondamentale per la rinascita della città.
Un passo avanti importante per la ricostruzione
Il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli ha definito la consegna dei lavori “un passo avanti importante”. Ha sottolineato la collaborazione con la diocesi di Spoleto e la Cei, che ha portato a modifiche e integrazioni alla disciplina delle chiese per rendere più flessibile la procedura di ricostruzione degli edifici religiosi.
Alla cerimonia hanno partecipato anche diversi cittadini di Norcia, che hanno potuto rientrare dentro la “loro” chiesa dopo tanti anni. I lavori saranno conclusi in 600 giorni, con un importo di circa 7 milioni e 400mila euro.
Un segnale di speranza e di resilienza
La consegna dei lavori di ricostruzione della concattedrale di Santa Maria Argentea a Norcia rappresenta un segnale di speranza e di resilienza per la comunità locale. Dopo il terremoto del 2016, che ha lasciato profonde ferite nella città, la ricostruzione di questo luogo simbolo è un passo fondamentale per la rinascita di Norcia. La chiesa è un punto di riferimento per la comunità, un luogo di preghiera e di aggregazione, e la sua ricostruzione rappresenta un messaggio di speranza per il futuro. La ricostruzione di Santa Maria Argentea non è solo un intervento edilizio, ma un simbolo di speranza per la comunità di Norcia, un segno che la vita continua e che la città è pronta a rialzarsi dalle proprie ferite.