Attacco in Siria: 14 morti e 43 feriti
Un attacco missilistico condotto nella notte di ieri, 20 febbraio 2023, nella provincia di Hama, in Siria centrale, ha provocato la morte di 14 persone e il ferimento di 43. La base militare colpita si trova nella zona di Masyaf, a circa 40 chilometri a sud-ovest di Hama. L’attacco, condotto da Israele secondo le accuse del ministero degli Esteri iraniano, ha suscitato forti reazioni da parte di Teheran, che ha definito l’azione “criminale”.
Secondo fonti locali, i missili hanno colpito il complesso militare di Masyaf, noto per ospitare un centro di ricerca e sviluppo di armi chimiche. L’attacco ha causato danni significativi alla struttura e alle aree circostanti, con la conseguente morte di soldati e civili. La Siria non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sull’incidente, ma fonti anonime hanno confermato il bilancio delle vittime e la natura dell’attacco.
Reazioni e tensioni
Il ministero degli Esteri iraniano ha condannato con forza l’attacco, definendolo “criminale” e accusando Israele di essere responsabile. Teheran ha anche espresso solidarietà al governo e al popolo siriano, sottolineando la necessità di una risposta internazionale per fermare le aggressioni israeliane nella regione. L’Iran ha una forte presenza militare in Siria, con consiglieri e forze paramilitari che sostengono il regime di Bashar al-Assad. L’attacco di ieri sera ha ulteriormente inasprito le tensioni tra Israele e Iran, che si contendono l’influenza nella regione. Israele ha condotto numerosi attacchi aerei in Siria negli ultimi anni, con l’obiettivo di impedire all’Iran di stabilire una presenza militare permanente nel paese. Il governo israeliano non ha rilasciato commenti sull’attacco di ieri sera, ma in passato ha affermato di avere il diritto di agire contro qualsiasi minaccia alla sua sicurezza nazionale.
L’escalation delle tensioni in Siria
L’attacco di ieri sera in Siria è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di tensioni nella regione. La guerra civile in Siria, scoppiata nel 2011, ha portato a un vuoto di potere che è stato colmato da attori regionali e internazionali, tra cui Iran, Russia e Turchia. Israele, che si sente minacciato dalla presenza iraniana in Siria, ha intensificato le sue azioni militari negli ultimi anni, con l’obiettivo di impedire all’Iran di stabilire una base militare permanente nel paese. La situazione in Siria è estremamente complessa e fragile, e l’escalation delle tensioni potrebbe avere conseguenze imprevedibili per la regione.