Un nuovo anno scolastico in Trentino
Le campane suonano per l’inizio di un nuovo anno scolastico in Trentino, con quasi 70.000 studenti pronti a varcare le porte delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Il nuovo anno scolastico si apre con un lieve calo della popolazione studentesca, che passa dai 68.407 iscritti dello scorso anno ai 67.871 iscritti dell’anno in corso nelle scuole statali e provinciali.
Le classi sono 3.228 con 6.682 cattedre, suddivise tra scuola primaria (23.907 studenti), scuola secondaria di primo grado (16.302 studenti), scuola secondaria di secondo grado (21.760 studenti) e istruzione e formazione professionale (5.902 studenti).
Tendenze demografiche e scelte scolastiche
L’analisi dei dati complessivi evidenzia un leggero calo della popolazione scolastica (-0,78%) con un decremento più marcato nella Scuola primaria (-2,94%) e nella Secondaria di primo grado (-1,45%). Al contrario, la secondaria di secondo grado registra un aumento (+0,29%) e la formazione professionale un incremento significativo (+6,57%).
Le scelte degli studenti confermano la tendenza verso i licei, che si attestano al 46% delle iscrizioni, seguiti dai percorsi tecnici (31%), dalla formazione professionale (21%) e dagli istituti professionali (2%).
Popolazione straniera e studenti con bisogni educativi speciali
Si registra un lieve calo della popolazione straniera, che passa da 8.472 a 8.446 unità (-0,31%). Il calo è più evidente nella scuola primaria con un -3,51%.
Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.896, di cui 1.882 alla scuola primaria e secondaria di primo grado, 443 alla secondaria di secondo grado e 571 all’istruzione e formazione professionale.
Il corpo docente
I docenti di ruolo delle scuole statali e provinciali sono 6.432, con una distribuzione che vede 2.679 docenti alla primaria, 1.563 alla secondaria di primo grado, 2.058 alla secondaria di secondo grado e 132 alla formazione professionale.
Un’analisi approfondita
Il calo della popolazione scolastica in Trentino, seppur lieve, pone delle riflessioni sulle tendenze demografiche e sulle scelte educative delle famiglie. L’aumento delle iscrizioni alla scuola secondaria di secondo grado e alla formazione professionale potrebbe essere un segnale di una crescente attenzione verso percorsi formativi che preparano al mondo del lavoro. Il calo della popolazione straniera potrebbe essere legato a diversi fattori, tra cui la mobilità delle famiglie e le politiche migratorie. L’aumento degli studenti con bisogni educativi speciali richiede un’attenzione particolare da parte del sistema scolastico, con la necessità di garantire un’istruzione inclusiva e di qualità per tutti gli studenti.