Smentita di Hamas
Il portavoce di Hamas, Basem Naim, ha smentito categoricamente le voci secondo cui il gruppo avrebbe presentato nuove condizioni ai mediatori per il rilascio dei prigionieri israeliani. Naim ha definito le fonti statunitensi che hanno diffuso queste informazioni come “avvelenatrici dei negoziati”.
In una dichiarazione rilasciata ad Al Jazeera, Naim ha affermato: “Hamas non ha presentato nuove condizioni ai mediatori, né sulla questione dei prigionieri né su altre questioni. Il movimento ribadisce il suo impegno nei confronti di quanto concordato il 2 luglio di quest’anno sulla base della proposta del presidente Biden e sulla risoluzione n. 2735 del Consiglio di sicurezza Onu.”
Accordo del 2 luglio
L’affermazione di Naim fa riferimento a un accordo raggiunto il 2 luglio di quest’anno, sulla base della proposta del presidente Biden e della risoluzione Onu 2735. L’accordo, i cui dettagli non sono stati resi pubblici, sembra riguardare la questione del rilascio dei prigionieri israeliani in cambio di un cessate il fuoco duraturo tra Israele e Hamas. La risoluzione Onu 2735, adottata nel 2020, chiede la fine delle ostilità tra Israele e Palestina e un cessate il fuoco duraturo. La proposta di Biden, invece, è stata presentata nel contesto della recente escalation di violenza tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
Considerazioni personali
La smentita di Hamas è un segnale importante, che potrebbe indicare una volontà di proseguire con i negoziati per la liberazione dei prigionieri israeliani. Tuttavia, è importante rimanere cauti e non dare per scontata la buona riuscita dei negoziati. La situazione tra Israele e Hamas è complessa e delicata, e qualsiasi accordo deve essere attentamente valutato e verificato per garantire la sua effettiva attuazione. La questione dei prigionieri è solo uno dei tanti punti cruciali nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese, e qualsiasi soluzione definitiva dovrà affrontare in modo completo e soddisfacente tutte le questioni in gioco.