Un fabbisogno finanziario immenso
Secondo il rapporto sulla competitività presentato da Mario Draghi, l’Unione Europea ha bisogno di un’iniezione di liquidità significativa per raggiungere i suoi obiettivi. Le ultime stime della Commissione indicano la necessità di investimenti aggiuntivi per un valore di almeno 750-800 miliardi di euro all’anno, pari al 4,4-4,7% del Pil dell’Ue nel 2023. Per dare un’idea della portata di questa cifra, basti pensare che gli investimenti del Piano Marshall, tra il 1948 e il 1951, corrispondevano all’1-2% del Pil dell’Ue.
Un Piano per la difesa
Nel rapporto, Draghi raccomanda di aumentare i finanziamenti europei per la Ricerca e Sviluppo (R&S) nel campo della difesa, concentrandoli su iniziative comuni. L’obiettivo è quello di sviluppare nuovi programmi a duplice uso e di proporre progetti europei di difesa di interesse comune, in modo da organizzare la necessaria cooperazione industriale. Come sottolinea il rapporto, nessuno Stato membro è in grado di finanziare, sviluppare, produrre e sostenere efficacemente tutte le capacità e le infrastrutture necessarie per mantenere la leadership nelle tecnologie più avanzate.
La sfida della competitività europea
L’appello di Draghi per un massiccio investimento nell’Unione Europea rappresenta una sfida importante per i leader europei. La necessità di garantire la competitività dell’Europa in un contesto globale in continua evoluzione è evidente, ma la ricerca di un equilibrio tra le esigenze di investimento e le risorse disponibili è un compito arduo. La proposta di concentrare gli investimenti in R&S per la difesa su iniziative comuni potrebbe essere un passo importante per migliorare la cooperazione tra gli Stati membri e per rafforzare la posizione dell’Europa nel panorama internazionale.