Tommy Hilfiger rilancia il preppy con una sfilata sul ferry di Staten Island
Tommy Hilfiger ha scelto un palcoscenico insolito per presentare la sua collezione primavera estate 2025: il traghetto Staten Island Ferry. L’iconico mezzo di trasporto newyorkese è diventato una passerella a cielo aperto per celebrare il ritorno dello stile preppy, un tratto distintivo del brand sin dalla sua fondazione nel 1985.
“Il preppiness ritorna ma non è mai andato fuori moda”, ha spiegato il 73enne stilista, rivisitando le ispirazioni nautiche e marittime della sua prima collezione, aggiornate e remixate per il 2025. Il look è facile e sicuro, come quello di chi “scende dal ferry per tornare in città” e si ispira all’immagine di un rifugio sulla costa del New England popolato dagli ultimi aristocratici WASP.
La sfilata ha visto sfilare tessuti a righe seersucker o Breton ispirati alla vela, giacche da regata d’archivio o varsity in lino e pelle, maglioni a righe da pescatore, short da yacht a doppia piega, il tutto accompagnato dalla colonna sonora del premio Oscar Questlove. Lo sfondo urbano per eccellenza? I ponti della motonave John F. Kennedy, che per 65 anni ha collegato Manhattan a Staten Island.
Un omaggio al sogno americano e a New York
Il traghetto Staten Island Ferry è diventato un simbolo del sogno americano e dell’identità newyorkese. “New York è il luogo di nascita del sogno americano e il ferry di Staten Island è dove è nato per molti il sogno di esprimere pienamente se stessi”, ha spiegato Hilfiger. Il designer ha voluto rendere omaggio a questa iconica città e al suo spirito di innovazione e di inclusione.
La sfilata ha richiamato anche il film Working Girl, con un pizzico di Melanie Griffith, la segretaria di Staten Island Tess McGill che aspira a rompere il soffitto di vetro. Il tema del sogno americano è stato ripreso anche dalla presenza di diversi vip della Tommy Family, tra cui Felix e Lee Know degli Stray-Kids, Jisoo dei Blackpink, i brand ambassador Damson Idris, Abby Champion, Patrick Schwarzenegger e i rapper di Staten Island Ghostface Killah, Raekwon e Method Man, che hanno chiuso a sorpresa la sfilata.
Un evento che celebra la moda americana
La sfilata di Tommy Hilfiger si è inserita in un contesto di celebrazione della moda americana. Altri brand come Alaia e Off-White hanno scelto New York per definire il loro concetto di moda americana.
Ib Kamara, che ha ereditato il timone creativo di Off-White da Virgil Abloh, ha scelto i campi di basket municipali sotto il ponte di Brooklyn per presentare una collezione ispirata da un viaggio in Ghana, la patria del suo mentore. Pieter Mulier di Alaia ha invece incantato il Guggenheim sfilando sotto la rotonda del museo, che lo aveva contattato dopo aver visto addosso a Zendaya, alla prima di Dunes: Part Two, un suo celebre vestito da sera ispirato all’architettura a spirale di Frank Lloyd Wright.
Un ritorno al passato con un tocco di modernità
Tommy Hilfiger dimostra di saper cogliere le tendenze del momento e di saperle rivisitare in chiave moderna. Il ritorno del preppy è un esempio di come lo stile del passato possa essere reinterpretato per essere attuale e trendy. La sfilata sul ferry di Staten Island è una scelta audace e originale che ha contribuito a rendere l’evento ancora più memorabile. Non solo, la scelta di questo luogo simbolico per New York, con la sua storia e la sua identità, rappresenta un omaggio al sogno americano e alla città stessa.