Urso chiede chiarezza su Gigafactory e minaccia riallocazione fondi PNRR
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha espresso la necessità di una comunicazione chiara da parte di Automotive Cells Company (ACC) riguardo alla Gigafactory. In un incontro previsto per il 17 settembre, il ministro si aspetta di ricevere informazioni dettagliate su modalità, tempistiche e tecnologie del progetto. Urso ha sottolineato che il PNRR ha destinato importanti risorse alla Gigafactory e che queste devono essere impiegate in modo efficiente e tempestivo. Se non si otterranno le informazioni richieste, il ministro ha avvertito che i fondi potrebbero essere riassegnati ad altri investimenti per evitare di perderli. “C’è bisogno assoluto di chiarezza perché altrimenti dovremmo destinare queste risorse ad altri investimenti non potendo correre il rischio di perderle”, ha dichiarato Urso.
Dubbi sulla data del 2035 per lo stop a benzina e diesel
Il ministro ha anche espresso dubbi sulla data del 2035 per lo stop a benzina e diesel, ritenendo che la clausola che consente di rivedere questa decisione debba essere rivista entro il 2025. Urso ha sottolineato che le aziende e i lavoratori hanno bisogno di certezze e che due anni di incertezza potrebbero mettere a rischio l’intero sistema industriale automobilistico europeo. “Credo che sia assolutamente necessario anticipare questa eventuale revisione al 2025; ritengo che debba essere la prima questione che la Commissione Europea debba affrontare perché le imprese e i nostri lavoratori hanno bisogno di certezza”, ha affermato Urso. Il ministro ha evidenziato che la situazione attuale, con la chiusura di stabilimenti da parte di aziende tedesche e le sanzioni per chi non rispetta le tempistiche per l’elettrificazione, rende la situazione già precaria. “Due anni di ulteriori di incertezza potrebbero far collassare il sistema industriale e automobilistico europeo”, ha aggiunto.
Urso ribadisce la neutralità tecnologica e l’importanza del motore endotermico
Urso ha ribadito la sua posizione a favore della neutralità tecnologica e del mantenimento in produzione del motore endotermico, sostenendo l’utilizzo di combustibili sostenibili come il biocombustibile o il combustibile sintetico. “Per quanto ci riguarda, come voi sapete, noi siamo per la neutralità tecnologica e per il mantenimento in produzione del motore endotermico con l’alimentazione utile alla sostenibilità che possa essere il combustibile sintetico o ancora più il biocombustibile”, ha dichiarato. Il ministro ha criticato la visione ideologica e fondamentalista che secondo lui ha fallito e ha chiesto un cambio di rotta per garantire la stabilità del settore automobilistico europeo. “C’è bisogno di responsabilità e di saggezza e di una visione realistica di quello che è il percorso dell’auto europea. La visione ideologica fondamentalista ha fallito. Bisogna prenderne atto, cambiare registro e farlo in fretta”, ha concluso.
L’importanza di una strategia equilibrata per il futuro dell’auto
Le dichiarazioni del ministro Urso evidenziano la necessità di una strategia equilibrata per il futuro dell’auto, che tenga conto delle esigenze del settore industriale, dei lavoratori e dell’ambiente. La neutralità tecnologica, pur garantendo la sostenibilità, non deve essere interpretata come un ostacolo all’innovazione. È fondamentale che il processo di transizione verso l’elettrificazione avvenga in modo graduale e con certezze per le aziende e i lavoratori. La ricerca di soluzioni innovative come i combustibili sintetici o il biocombustibile può contribuire a un futuro più sostenibile per il settore automobilistico.