Rampelli critica la rielezione di Barelli
Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ha espresso forti critiche alla rielezione del presidente della Federazione Italiana Nuoto (Fin), Paolo Barelli. In una nota, Rampelli ha definito la modalità di elezione come “medievale”, accusando la Federazione di aver utilizzato “pacchetti di deleghe” e di aver negato la sua partecipazione all’assemblea.
Rampelli ha sottolineato che Barelli ha ottenuto il 77% dei consensi, ma ha specificato che questo risultato è stato raggiunto “in totale assenza di rivali” e che “vanno tolti i voti di atleti e tecnici che per errore sono stati fatti votare, non essendo previsti dallo Statuto”.
Inoltre, Rampelli ha lamentato di non aver avuto la possibilità di portare un saluto in assemblea, né di essere fisicamente presente in sala, nonostante il suo ruolo istituzionale. Ha anche denunciato che non è stata data la parola ad alcun delegato nel dibattito prima della votazione del presidente e che la sua richiesta di riammissione non è stata ancora esaminata dal Collegio di garanzia del Coni.
La risposta della Fin
La Federazione Italiana Nuoto ha replicato alle accuse di Rampelli, sostenendo che il vicepresidente della Camera non poteva essere presente in sala perché, secondo il regolamento, “sono ammessi a partecipare soltanto i seguenti soggetti: delegati delle società accreditate, candidati, dirigenti federali, componenti degli organi di giustizia federale e giornalisti accreditati”.
La Fin ha quindi ribadito che la rielezione di Barelli è avvenuta in modo regolare e trasparente, secondo le norme dello Statuto.
Le considerazioni di Rampelli
Rampelli ha concluso la sua nota con un’amara constatazione: “Mi rammarica constatare che non riesca a ottenere il 100% dei consensi con lo 0% degli sfidanti”.
Le parole di Rampelli sollevano interrogativi sulla trasparenza e la democraticità delle elezioni all’interno della Federazione Italiana Nuoto. La sua critica alle “modalità medievali” e la sua denuncia di essere stato escluso dall’assemblea alimentano il dibattito sull’opportunità di rivedere il sistema di elezione del presidente della Fin.
Considerazioni
La critica di Rampelli solleva un importante tema: la trasparenza e la democraticità dei processi decisionali all’interno delle federazioni sportive. La sua denuncia di “modalità medievali” e l’assenza di rivali per Barelli pongono interrogativi sulla reale competitività e sulla possibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni durante le assemblee. È importante che le federazioni sportive promuovano un clima di apertura e di confronto, garantendo la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, indipendentemente dal loro ruolo istituzionale. Un sistema di elezione che garantisca la pluralità di opinioni e la possibilità di esprimere il proprio dissenso è fondamentale per la salute democratica di qualsiasi organizzazione.