Un allarme congiunto
I capi dei servizi segreti britannici e statunitensi, Sir Richard Moore e William Burns, hanno lanciato un allarme congiunto sull’ordine mondiale internazionale, affermando che è minacciato come non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda. In un articolo a doppia firma sul Financial Times, i due hanno espresso preoccupazione per le crescenti tensioni globali e hanno sottolineato la necessità di un’azione congiunta per affrontare le sfide emergenti.
La guerra in Ucraina al centro dell’attenzione
La guerra in Ucraina è stata identificata come una delle principali minacce all’ordine mondiale. Moore e Burns hanno affermato di aver previsto l’arrivo del conflitto e di aver avvertito la comunità internazionale, in parte declassificando segreti per aiutare Kiev. I due hanno sottolineato l’importanza di continuare a sostenere l’Ucraina e di contrastare le azioni di sabotaggio russe, affermando che il presidente russo Vladimir Putin “non avrà successo”.
Altri focolai di tensione
Oltre alla guerra in Ucraina, i due capi dei servizi segreti hanno espresso preoccupazione per la recrudescenza dello Stato Islamico e per la situazione in Medio Oriente. Hanno affermato di aver spinto “duramente” per la moderazione e la de-escalation nella regione, lavorando “incessantemente” per garantire un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi.
Un appello all’azione congiunta
Moore e Burns hanno sottolineato l’importanza delle relazioni speciali tra Regno Unito e Stati Uniti per affrontare le sfide emergenti. Hanno affermato che “combattere con successo questo rischio” è alla base della collaborazione tra i due Paesi.
L’ordine mondiale a rischio
L’allarme lanciato dai servizi segreti britannici e statunitensi è un chiaro segnale della crescente instabilità del mondo. La guerra in Ucraina, la recrudescenza dello Stato Islamico e le tensioni in Medio Oriente sono solo alcuni esempi delle sfide che l’ordine mondiale internazionale deve affrontare. La collaborazione tra i Paesi è fondamentale per affrontare queste sfide e per preservare la pace e la stabilità globali.