Proteste di massa contro Castro in Honduras
Migliaia di honduregni hanno preso parte a una manifestazione pacifica a Tegucigalpa, la capitale del paese, per chiedere le “dimissioni immediate” della presidente Xiomara Castro. La protesta, organizzata da politici dell’opposizione, è stata innescata da un video diffuso dall’organizzazione statunitense InSight Crime che associa la famiglia Castro al narcotraffico. I manifestanti, vestiti con magliette bianche, blu e della nazionale di calcio, hanno scandito slogan come “Qui non siamo in Venezuela” e “Sì all’estradizione”.
Il video che ha scatenato la protesta
Il video incriminato mostra trafficanti di droga honduregni mentre starebbero negoziando tangenti con Carlos Zelaya, cognato di Castro e fratello dell’ex presidente Manuel Zelaya, rovesciato nel giugno 2009. La diffusione di questo filmato ha alimentato le accuse di corruzione e connivenza con il narcotraffico contro la famiglia Castro, già oggetto di critiche da parte dell’opposizione.
La richiesta di riattivazione dell’estradizione
Un altro punto centrale delle proteste è la richiesta di riattivazione del trattato di estradizione con gli Stati Uniti. Castro, leader di sinistra, ha sospeso questo trattato nel 2022, suscitando critiche da parte di alcuni settori della popolazione e dell’opposizione, che lo considerano uno strumento fondamentale nella lotta al crimine organizzato.
Un clima politico teso
Le proteste in Honduras si inseriscono in un contesto politico già teso. Castro, al potere da poco più di un anno, si trova ad affrontare una crescente opposizione, alimentata da accuse di corruzione e da un’economia stagnante. La richiesta di dimissioni e la riattivazione dell’estradizione rappresentano un’ulteriore sfida per la presidente, che dovrà affrontare le crescenti pressioni da parte della popolazione e dell’opposizione.
Un’onda di protesta che potrebbe avere conseguenze significative
Le proteste in Honduras dimostrano la crescente insoddisfazione della popolazione nei confronti del governo di Castro. La diffusione del video che associa la famiglia Castro al narcotraffico ha scatenato un’ondata di protesta che potrebbe avere conseguenze significative per la stabilità politica del paese. La riattivazione dell’estradizione, richiesta da molti manifestanti, potrebbe essere un passo importante nella lotta al crimine organizzato, ma potrebbe anche alimentare ulteriori tensioni con gli Stati Uniti. Sarà interessante osservare come la presidente Castro risponderà a queste sfide e come si evolverà la situazione politica in Honduras nei prossimi mesi.