Un cambio di rotta inaspettato
Secondo quanto riportato dal Financial Times, Ursula von der Leyen starebbe valutando a sorpresa la possibilità di affidare il portafoglio della concorrenza Ue a Teresa Ribera, vice prima ministra spagnola. Questa decisione rappresenterebbe un cambio di rotta significativo, visto che la Ribera era inizialmente stata indicata da Madrid come commissaria per l’agenda verde dell’esecutivo comunitario. La scelta di affidare il ruolo di garante della concorrenza alla Ribera potrebbe essere motivata dalla volontà di mantenere le politiche climatiche nell’ambito del Partito popolare europeo, che si è mostrato preoccupato dal profilo, ritenuto troppo ecologista, della Ribera.
La decisione di von der Leyen è ancora in fase di valutazione e non è escluso che la delega alla concorrenza possa essere assegnata ad altri Paesi, come l’Austria. La situazione resta fluida in attesa che la presidente della Commissione europea presenti la sua squadra la prossima settimana.
La rinuncia di Tomaz Vesel e le pressioni per un riequilibrio di genere
Nel frattempo, il candidato sloveno al ruolo di commissario Ue, Tomaz Vesel, ha fatto un passo indietro, rinunciando alla candidatura. Secondo le indiscrezioni di stampa, la Slovenia sarebbe stata oggetto di pressioni da parte di von der Leyen per un cambio di nomina al fine di favorire il riequilibrio della presenza femminile nel collegio dei commissari. La richiesta di von der Leyen era stata inizialmente respinta da Lubiana, che aveva comunicato su X che Vesel era “l’unico candidato della Repubblica di Slovenia a commissario europeo”.
Ora, invece, il governo sloveno starebbe valutando diversi nomi femminili alla ricerca della candidata da proporre a Bruxelles.
Le implicazioni per le politiche climatiche
La scelta di affidare il portafoglio della concorrenza alla Ribera, una figura nota per il suo impegno per l’ambiente, potrebbe avere implicazioni significative per le politiche climatiche dell’Unione Europea. Se la Ribera dovesse essere nominata commissaria per la concorrenza, si potrebbe assistere a un maggiore focus sulle politiche verdi, con possibili ripercussioni sulle politiche industriali e sui regolamenti che governano il mercato unico europeo. Sarà interessante vedere come la Ribera, se nominata, riuscirà a conciliare il suo impegno per l’ambiente con le esigenze di un mercato competitivo e aperto.