Tragedia sulle Dolomiti: base jumper inglese muore durante salto dalla Quarta Pala di San Lucano
Un base jumper inglese di 33 anni è morto durante un salto dalla Quarta Pala di San Lucano, in provincia di Belluno. Il corpo è stato recuperato dal Soccorso Alpino dopo un’intensa ricerca che ha coinvolto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore e i tecnici del Soccorso alpino di Agordo.
L’allarme è stato lanciato da tre amici del base jumper che non lo avevano visto atterrare dopo essersi lanciati con lui dalla cima della montagna. Dopo aver effettuato una perlustrazione senza esito, l’equipaggio dell’elicottero ha visionato i filmati della GoPro degli amici, individuando il punto dell’impatto, 200 metri circa più basso di dove si era lanciato.
L’elicottero ha quindi imbarcato 4 tecnici del Soccorso alpino di Agordo e li ha sbarcati nelle vicinanze del punto d’impatto, su una grande balza alberata. I soccorritori si sono quindi calati in più punti e hanno perlustrato il luogo, trovando alcuni oggetti appartenenti all’uomo. L’elicottero ha effettuato un’ulteriore ricognizione, individuand0o così il corpo senza vita del base jumper tra le piante, un’ottantina di metri sotto il punto d’impatto, sopra salti di roccia.
Sbarcato con il verricello, il tecnico di elisoccorso si è calato e ha iniziato le manovre di recupero della salma. Per aiutarlo nelle operazioni, sono stati elitrasportati due soccorritori di Agordo. La barella è stata poi lasciata in Valle di San Lucano.
Un’intensa attività di soccorso in montagna
L’elicottero del Suem dell’Ulss Dolomiti da inizio anno ha svolto oltre 800 missioni. Agosto è stato il mese che ha avuto il maggio numero di interventi di elisoccorso in assoluto: 211, con 7 giornate con oltre 10 interventi. In questi primi tre giorni di settembre sono già stati effettuati 19 interventi.
Falco 2, il secondo elicottero dell’Ulss Dolomiti per il periodo estivo, ha già effettuato 152 interventi in meno di due mesi (lo scorso anno erano stati 130 in due mesi). Da giugno ad oggi i decessi in quota che hanno visto l’intervento dell’elisoccorso sono stati 20.
La sicurezza nei sport estremi
La tragedia del base jumper inglese è un monito sulla necessità di adottare sempre le massime misure di sicurezza quando si praticano sport estremi. Il base jumping è un’attività ad alto rischio, e anche con l’esperienza e l’abilità, gli imprevisti possono accadere. È fondamentale la preparazione, la conoscenza del territorio e l’utilizzo di attrezzature adeguate. La consapevolezza dei rischi e la prudenza sono essenziali per evitare tragedie come questa.