Il 17enne confessa di aver agito di impulso
“Io non ho riflettuto, perché se avessi riflettuto non lo avrei fatto. Ho agito di impulso”. Sono queste le parole pronunciate dal 17enne arrestato per la strage di Paderno Dugnano al suo avvocato Amedeo Rizza, che lo ha incontrato questa mattina al carcere minorile Beccaria di Milano. Il giovane è detenuto da domenica scorsa, dopo aver ucciso i genitori e la sorella con un coltello. Il legale ha spiegato che il suo assistito è dispiaciuto non per sé, ma per le vite che ha spezzato, e che adesso comprende la gravità del suo gesto. “Lui – ha ribadito il legale ai cronisti – è dispiaciuto non per sé, perché sa che dovrà affrontare una situazione carceraria, ma per le vite che non ci sono più, perché adesso lo capisce.”
Il racconto del delitto e il dubbio sulla premeditazione
L’avvocato Rizza ha descritto il racconto del 17enne come “turbato”, con momenti di tranquillità alternati a pianto a dirotto. Il pensiero di quello che ha fatto lo rende molto agitato e provato. Riguardo al numero di coltellate inferte, il giovane ha detto di non essersi reso conto: “Non si è reso conto. Sono tante, sì. Anche quello potrebbe rappresentare il fatto che non era in sé. Dipende da come si legge la questione”. Il legale ha poi aggiunto che la questione fondamentale adesso è la premeditazione. “Il pm la contesta, secondo me da un punto di vista giuridico non esiste”.
L’udienza di convalida e il futuro del 17enne
L’incontro con il ragazzo in carcere è stato “velocissimo” e “finalizzato a spiegargli come funziona l’udienza di convalida di domani, l’atto più importante di questa fase pre cautelare”. L’avvocato Rizza ha detto che il suo assistito è “tranquillo”, per quanto si possa usare questo termine in questo momento. Sa che dovrà affrontare l’udienza e che dovrà rispiegare per la terza o quarta volta quello che è successo, cosa che ovviamente lo turba.
Un dramma familiare e la ricerca di risposte
La tragedia di Paderno Dugnano ha scosso l’Italia. La confessione del 17enne, che parla di impulso e non di premeditazione, solleva interrogativi sull’origine di un gesto così violento. La ricerca di risposte è fondamentale per comprendere le cause di questo dramma familiare e per prevenire tragedie simili in futuro. È importante ricordare che la violenza non è mai la soluzione e che esistono sempre canali di aiuto e supporto per chi si trova in difficoltà.