Smentita del Ricatto e Accuse di ‘Doppia Morale’
Il legale del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Silverio Sica, ha rilasciato dichiarazioni in cui ha categoricamente escluso la possibilità di un ricatto nei confronti del suo assistito. “Non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo certamente”, ha affermato Sica davanti alla sede del dicastero. Ha inoltre definito la vicenda con la dottoressa Boccia come una “vicenda privatissima” e ha accusato la politica di “doppia morale tutta italiana”, affermando che “morale propria è quella dell’avversario”.
Verifica della Riservatezza e Esposto in Arrivo
Sica ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto per violazione della riservatezza, affermando che “stiamo verificando una per una le dichiarazioni della dottoressa Boccia per renderci conto se c’è una violazione della riservatezza di quella che è stata la vicenda umana che ha accomunato per breve tempo queste due persone”. L’esposto, tuttavia, non sarà presentato immediatamente. Sica ha spiegato che “aspettiamo si calmi la vicenda politica e poi facciamo firmare la denuncia che andiamo a elaborare”.
Considerazioni sulla Vicenda
La vicenda che coinvolge il ministro Sangiuliano e la dottoressa Boccia si presenta come un caso complesso che mette in luce la delicatezza della sfera privata e il suo intreccio con la vita pubblica. Le dichiarazioni del legale, che smentiscono il ricatto e accusano la politica di “doppia morale”, evidenziano la difficoltà di separare la sfera personale da quella professionale, soprattutto in contesti di alto profilo come quello politico. La scelta di presentare un esposto per violazione della riservatezza, a seguito di un’attenta verifica delle dichiarazioni della dottoressa Boccia, suggerisce la volontà di tutelare la sfera privata del ministro e di riportare la vicenda su un terreno di maggiore riservatezza.