La sfida di interpretare Mussolini
Luca Marinelli, un attore italiano di talento noto per ruoli in film come ‘Romanzo Criminale’ e ‘La Prima Cosa Bella’, si è immerso in una sfida complessa e profonda: interpretare Benito Mussolini nella serie televisiva ‘M – Il figlio del secolo’. La serie, basata sull’omonimo bestseller di Antonio Scurati, esplorerà l’ascesa del fascismo in Italia dal 1919 al 1925, con un focus particolare sul periodo successivo al delitto Matteotti.
La serie, prodotta da Sky Studios e Lorenzo Mieli per The Apartment, in co-produzione con Pathé, Small Forward Productions, è diretta da Joe Wright, regista noto per film come ‘Espiazione’ e ‘L’ora più buia’.
Marinelli, antifascista convinto, ha ammesso di aver inizialmente esitato ad accettare il ruolo, ma poi ha deciso di affrontare la sfida dopo aver letto il libro di Scurati e aver incontrato il regista e gli sceneggiatori.
“All’inizio è stato uno choc quando mi è stato proposto il ruolo”, ha confessato Marinelli in un’intervista all’ANSA, “mi ha messo pensiero decidere se accettare o no, essendo antifascista convinto non sapevo bene come potere affrontare questo progetto poi però ho incontrato il libro che mi ha sorpreso tantissimo, anche per la mia ignoranza intendiamoci, poi l’adattamento cinematografico di Stefano Bises e Davide Serino molto coraggioso e intelligente, poi incontrando il regista Joe Wright. Dopo questi incontri ho pensato che non avrei avuto vita difficile a sentirmi parte di una comunità che voleva comunicare un determinato messaggio e mi sono buttato.”
La sfida per Marinelli è stata quella di far arrivare al pubblico il senso del progetto, di far riflettere sulla necessità di conoscere il passato per comprendere il presente. “Siamo tutti grandemente ignoranti, non abbiamo fatto i conti con il nostro passato, come vediamo la storia si ripresenta oggi, non abbiamo veramente conosciuto cosa ci ha preceduto”, ha spiegato l’attore. “Lo studio, dalla scuola in poi, è fondamentale. Il romanzo di Scurati è un ottimo punto di partenza.”
Un percorso doloroso e complesso
Entrare nella pelle di Mussolini è stato un’esperienza intensa e dolorosa per Marinelli. “Sicuramente è stato molto doloroso perché da attore quando si affronta un personaggio si sospende il giudizio ma questa volta sospenderlo mi pesava, era faticoso avvicinarmi il più possibile a questa persona e al dolore che ha provocato”, ha raccontato.
L’attore ha però trovato una via d’uscita nella complessità del personaggio, nell’idea che Mussolini non fosse solo il dittatore spietato e violento che le immagini dell’Istituto Luce ci hanno mostrato. “A risolvere però è stata la complessità, l’idea che c’erano tante sfaccettature di questo personaggio da raccontare e non solo quelle note, fortemente controllate dalle immagini dell’Istituto Luce. Il trionfante, il glorioso, il violento, il pazzo e tanto altro, ma trattare certi personaggi come male assoluto, il diavolo, pazzi è la cosa che li rende più pericolosi, sono persone come noi, che vengono da noi, l’approccio più onesto è proprio far vedere che è M uno di noi.”
La frase del prologo, con Marinelli-M che guarda dritto in camera, ci arriva come un pugno in faccia ‘Guardatevi intorno, siamo ancora tra voi’. Un esempio può essere la censura subita dallo scrittore premio Strega in Rai? “Trovo vergognoso quello che è successo a Antonio Scurati” dice senza svicolare Marinelli.
Un messaggio di consapevolezza storica
La serie ‘M – Il figlio del secolo’ vuole essere un monito per il presente, un invito a non dimenticare il passato e a riflettere sulle sue implicazioni nel presente. “Il progetto vuole comunicare un messaggio di consapevolezza storica”, ha sottolineato Marinelli. “La storia non è un libro chiuso, ma un processo continuo che si ripete e si evolve. Dobbiamo essere consapevoli del nostro passato per costruire un futuro migliore.”
La serie, che andrà in onda nel 2025, si preannuncia come un’opera di grande impatto e attualità. Il cast, oltre a Luca Marinelli, include attori di grande talento come . La regia di Joe Wright, la sceneggiatura di Stefano Bises e Davide Serino, e la produzione di Sky Studios e The Apartment promettono un’esperienza televisiva di altissimo livello.
Il fascino di un ruolo controverso
Interpretare un personaggio controverso come Mussolini è una sfida per qualsiasi attore. Luca Marinelli ha affrontato questa sfida con coraggio e professionalità, cercando di far emergere la complessità del personaggio e di trasmettere al pubblico un messaggio di consapevolezza storica. La serie ‘M – Il figlio del secolo’ si preannuncia come un’opera di grande impatto e attualità, che promette di far riflettere il pubblico su un periodo storico cruciale e sul suo legame con il presente.
L’interpretazione di Luca Marinelli come Mussolini è stata apprezzata dalla critica e dal pubblico, che hanno riconosciuto la sua capacità di entrare nella pelle del personaggio e di trasmettere la sua complessità. La serie, che andrà in onda nel 2025, è attesa con grande curiosità e si preannuncia come un evento televisivo di grande successo.
Il peso della storia
La scelta di Luca Marinelli di interpretare Mussolini è un atto di coraggio e di responsabilità. L’attore ha dimostrato di essere consapevole del peso storico del personaggio e di volerlo affrontare con serietà e rispetto. Il suo impegno nell’approfondire la figura di Mussolini e nel trasmettere un messaggio di consapevolezza storica è encomiabile. La serie ‘M – Il figlio del secolo’ potrebbe essere un’occasione per il pubblico di riflettere su un periodo storico cruciale e sul suo legame con il presente.