L’Iran fornisce missili balistici alla Russia
Secondo il Wall Street Journal, l’Iran avrebbe fornito alla Russia missili balistici a corto raggio. Fonti americane ed europee sostengono che la Russia abbia firmato un contratto a dicembre a Teheran con funzionari iraniani per l’acquisizione del Fath-360 e di un altro sistema missilistico balistico, l’Ababil, entrambi prodotti dall’Aerospace Industries Organization (AIO), un’organizzazione di proprietà del governo iraniano. La spedizione comprende circa 200 missili a corto raggio, con una gittata di circa 800 chilometri.
Implicazioni per la guerra in Ucraina
Questa notizia arriva in un momento delicato, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che fa un nuovo appello per ottenere più armi per contrastare l’invasione russa. La fornitura di missili balistici iraniani potrebbe dare alla Russia un vantaggio tattico significativo, soprattutto in termini di capacità di attacco a lungo raggio. L’impatto di queste armi sul conflitto è ancora da valutare, ma è probabile che l’Ucraina dovrà adattarsi a questa nuova minaccia.
La posizione dell’Iran
L’Iran non ha ancora commentato ufficialmente la notizia della fornitura di missili alla Russia. In passato, Teheran ha sempre negato di fornire armi alla Russia per la guerra in Ucraina, ma le recenti dichiarazioni di funzionari americani ed europei sembrano confermare la veridicità di queste informazioni. La posizione dell’Iran in questo conflitto è complessa, con il paese che cerca di mantenere una certa neutralità pur mantenendo buoni rapporti con la Russia.
Le conseguenze a lungo termine
La fornitura di missili balistici iraniani alla Russia potrebbe avere conseguenze a lungo termine per la stabilità regionale e internazionale. La proliferazione di armi avanzate in un contesto di conflitto come quello in Ucraina potrebbe innescare una escalation militare e creare un precedente pericoloso. È importante monitorare attentamente la situazione e valutare le possibili ripercussioni di questa nuova alleanza strategica tra Russia e Iran.