Un Festival diffuso per valorizzare l’entroterra
Il ‘Happennino Festival dell’Entroterra’, giunto alla sua settima edizione, si prepara a illuminare l’entroterra tra Pesaro e Urbino con un programma ricco di eventi che si svolgeranno per tutto il mese di settembre. Il Festival, che ha il patrocinio di Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura, si propone di rilanciare le aree interne, spesso dimenticate, attraverso la cultura e la partecipazione.
L’iniziativa coinvolge cinque piccoli comuni: Piobbico, Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Peglio e Sant’Angelo in Vado, tutti in provincia di Pesaro e Urbino. La scelta di diffondere gli eventi in più comuni e per tutto il mese di settembre testimonia la volontà di creare un’esperienza immersiva e di valorizzare il territorio in modo capillare.
Come spiegano gli organizzatori, Andrea Angelini, Francesco Martinelli e Vittoria Podrini: “Oggi Happennino è diventato un modo per riappropriarci e riconoscere il valore, l’originalità e il potenziale creativo del nostro Appennino, proponendo un modello di eventi e di animazione culturale capace di cambiare in meglio la percezione del territorio da parte, in primis, di chi lo vive”.
Un calendario ricco di ospiti e iniziative
Il programma del Festival è ricco di appuntamenti che spaziano dalla musica alla letteratura, dal teatro alla fotografia. Tra gli ospiti di spicco figurano:
* **Giovanni Truppi**: Il cantautore, polistrumentista e paroliere darà il via al Festival il 7 settembre con un concerto in solo nel borgo appenninico di Bacciardi, nel territorio del comune di Piobbico.
* **Arianna Porcelli Safonov**: La scrittrice, umorista e performer, profonda conoscitrice dell’appennino, accompagnerà il pubblico in un trekking/reading dal titolo Transumansia l’8 settembre a Mercatello sul Metauro.
* **Pablo Trincia**: Uno dei più influenti narratori e comunicatori contemporanei, il 15 settembre a Borgo Pace terrà un workshop di scrittura a numero chiuso e un incontro pubblico sull’importanza dei luoghi nelle storie che racconta.
Il Festival, inoltre, ospiterà una serie di eventi dedicati alla fotografia, al teatro e alla musica, con la partecipazione di artisti locali e nazionali.
L’importanza di rilanciare le aree interne
Il ‘Happennino Festival’ rappresenta un’importante iniziativa per rilanciare le aree interne, spesso trascurate e dimenticate. La scelta di puntare sulla cultura e la partecipazione come strumenti di rilancio è strategica e innovativa.
Il Festival non si limita a offrire un programma di eventi, ma si propone come un vero e proprio progetto di valorizzazione del territorio, in grado di creare nuove opportunità di sviluppo e di attrarre nuovi visitatori.
L’obiettivo è quello di far conoscere e apprezzare la bellezza e la ricchezza culturale dell’entroterra, contribuendo a creare un senso di appartenenza e di comunità tra gli abitanti e i visitatori.
La scelta di coinvolgere i comuni in modo capillare e di diffondere gli eventi per tutto il mese di settembre è un segnale importante di attenzione e di rispetto per il territorio e per le sue comunità.
Un modello di sviluppo sostenibile
Il ‘Happennino Festival’ si configura come un modello di sviluppo sostenibile, che punta a valorizzare il territorio senza snaturarlo.
La scelta di puntare sulla cultura e la partecipazione come strumenti di rilancio è in linea con le nuove tendenze del turismo sostenibile, che privilegia esperienze autentiche e rispettose dell’ambiente.
Il Festival, inoltre, si propone di creare un impatto positivo sul territorio, favorendo la crescita economica e sociale dei comuni coinvolti.
L’iniziativa, quindi, non si limita a offrire un programma di eventi, ma rappresenta un vero e proprio progetto di rigenerazione culturale e sociale, in grado di creare un futuro migliore per l’entroterra.
Un’iniziativa da sostenere
Il ‘Happennino Festival’ rappresenta un’iniziativa lodevole che merita di essere sostenuta. La scelta di puntare sulla cultura e la partecipazione come strumenti di rilancio delle aree interne è un modello da seguire e da replicare in altri contesti.
Il Festival dimostra che la cultura può essere un potente strumento di sviluppo e di coesione sociale, in grado di creare nuove opportunità e di rigenerare i territori.
L’auspicio è che il Festival continui a crescere e a diffondere la sua mission di valorizzazione dell’entroterra, contribuendo a creare un futuro migliore per le aree interne.