Sinner si prepara alla semifinale con serenità
A poche ore dalla sua prima semifinale in uno Slam, Jannik Sinner è tornato sul campo di allenamento P1, quello riservato alle teste di serie più alte, per preparare la sfida contro Jack Draper. La vigilia è stata caratterizzata da un’atmosfera serena, in equilibrio tra la concentrazione per l’obiettivo da raggiungere e la leggerezza che deve accompagnare le giornate di riposo in un torneo così importante.
Sinner ha dedicato la mattinata a un allenamento intenso, con un focus particolare sulla tattica da adottare contro Draper. Il giovane italiano ha lavorato con il suo coach, Simone Vagnozzi, affrontando sparring con un mancino e mettendo in pratica alcune strategie di gioco.
Al termine dell’allenamento, Sinner ha dedicato del tempo ai suoi fan, firmando autografi e lanciando palline ai tifosi che lo hanno seguito con entusiasmo.
Vagnozzi: “Draper è un avversario pericoloso”
Simone Vagnozzi, coach di Sinner, ha analizzato la sfida contro Draper, definendolo “uno dei giovani più promettenti del circuito”. Il coach italiano ha sottolineato la pericolosità dell’avversario, che “ha avuto diversi infortuni negli ultimi anni che ne hanno rallentato la crescita” ma che ora “sta giocando con il vento in poppa”.
“Lo conosciamo da tempo e ci aspettiamo una sfida piena di insidie”, ha spiegato Vagnozzi. “Ha poco da dimostrare visto che ha già fatto il suo miglior risultato e che gioca contro il numero 1 del mondo. Proverà a giocare sopra ritmo e Jannik dovrà essere bravo, in particolare a inizio match, a gestire la situazione”.
Sinner ha superato le difficoltà del torneo
Vagnozzi ha espresso soddisfazione per il modo in cui Sinner ha gestito le difficoltà del torneo, iniziato con grandi timori e dubbi. “Le difficoltà ci sono sempre dentro un team”, ha spiegato il coach, “ma nella difficoltà è fondamentale cercare di rimanere uniti, il più possibile. E questo è quello che abbiamo fatto. Siamo rimasti sull’obiettivo giorno dopo giorno, anche perché alcune cose non le puoi controllare e non potevamo far altro che rimanere sul pezzo. Siamo stati bravi, ma soprattutto lo è stato Jannik perché è lui che va in campo. Siamo con la coscienza a posto, per noi è un capitolo chiuso”.
Vagnozzi ha sottolineato la crescita di Sinner durante il torneo, evidenziando il crescendo di prestazioni: “La cosa che mi è piaciuta di più è stato il crescendo che ho visto in queste cinque partite. A livello mentale e a livello di atteggiamento ogni volta è entrato sempre più dentro la partita. Pian piano ha ritrovato l’energia positiva del pubblico ed è tornato a sorridere anche dentro al campo, e questa è la cosa che ci rende maggiormente felici”.
Un Sinner in crescita
La semifinale contro Draper rappresenta un’occasione importante per Sinner, che ha dimostrato di essere in grande forma e di aver superato le difficoltà iniziali del torneo. La sua crescita mentale e la sua ritrovata positività sono elementi chiave per affrontare una sfida così importante. L’esperienza di Vagnozzi e la sua capacità di leggere le partite saranno fondamentali per aiutare Sinner a gestire la pressione e a sfruttare al meglio le sue qualità.