“Dolore e Furore”: un’analisi profonda delle Brigate Rosse
L’undicesima edizione del Premio Friuli Storia ha visto la vittoria di Sergio Luzzatto con il suo libro “Dolore e Furore. Una storia delle Brigate rosse”, edito da Einaudi. Il volume, che ha ricevuto il 52% dei voti da parte di una giuria composta da 403 lettori, ha conquistato il premio con un ampio margine rispetto agli altri due finalisti.
Il libro di Luzzatto, che ha come filo conduttore la biografia e la prospettiva corale, racconta l’Italia delle Brigate rosse in modo approfondito e dettagliato. Luzzatto, genovese di nascita, vive oggi negli Stati Uniti, dove è professore di Storia moderna europea alla University of Connecticut.
Il presidente dell’Associazione Friuli Storia, Ernesto Galli della Loggia, ha commentato la vittoria di Luzzatto sottolineando la grande attenzione che il pubblico italiano dimostra per la storia del proprio paese, e il desiderio di approfondire le vicende storiche al di là delle ricostruzioni superficiali e delle rivelazioni sensazionalistiche.
Galli della Loggia ha definito il libro di Luzzatto “un modello di completezza e di acribia storiografica”, evidenziando la sua complessità e il suo valore come strumento di conoscenza approfondita. Ha inoltre sottolineato come la giuria del premio sia composta da lettori “culturalmente maturi e competenti”, che si sono dimostrati capaci di apprezzare la qualità e il rigore del lavoro di Luzzatto.
Un premio che celebra la storia italiana
Il Premio Friuli Storia, giunto alla sua undicesima edizione, si conferma come un importante riconoscimento per la storiografia italiana. La giuria, composta da 403 lettori, di cui un decimo under 30, ha dimostrato un forte interesse per la storia italiana e per la qualità della ricerca storica.
La vittoria di Sergio Luzzatto con “Dolore e Furore” rappresenta un importante riconoscimento per la sua opera e per la sua capacità di raccontare la storia in modo coinvolgente e approfondito. Il libro, che ha ricevuto il 52% dei voti, ha superato gli altri due finalisti: Fabio Todero con “Terra irredenta, terra incognita. L’ora delle armi al confine orientale d’Italia 1914-1918” (Laterza), che ha ricevuto il 24% dei voti, e Filippo Triola con “L’orologio del potere. Stato e misura del tempo nell’Italia contemporanea (1749-1922)” (Il Mulino), che ha ricevuto il 23% dei voti.
Il Premio Friuli Storia si conferma come un importante strumento di promozione della cultura storica e di valorizzazione della ricerca storica di qualità. La vittoria di Luzzatto con “Dolore e Furore” rappresenta un importante riconoscimento per la sua opera e per la sua capacità di raccontare la storia in modo coinvolgente e approfondito.
Un libro che apre nuovi orizzonti sulla storia italiana
“Dolore e Furore” non è solo un’analisi approfondita delle Brigate Rosse, ma un’opera che apre nuovi orizzonti sulla storia italiana. Luzzatto, con il suo stile chiaro e coinvolgente, ci guida attraverso un periodo storico complesso e controverso, offrendoci una prospettiva inedita e ricca di spunti di riflessione. La sua vittoria al Premio Friuli Storia è un importante riconoscimento per la sua opera e per la sua capacità di rendere la storia accessibile e appassionante per un pubblico ampio.