L’accusa di Petro
Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha lanciato un’accusa pesante contro il suo predecessore, Ivan Duque, chiedendo alla procura di indagare sull’acquisto del software di spionaggio Pegasus da parte del governo Duque. Petro sostiene che il software, in grado di intercettare le comunicazioni private, potrebbe essere stato utilizzato per spiare i politici dell’allora opposizione in vista delle elezioni del 2021.
Secondo Petro, l’acquisto del software da parte della Direzione dell’intelligence della polizia colombiana (Dipol) sarebbe avvenuto tramite il pagamento di 11 milioni di dollari in contanti, inviati in Israele, presso l’azienda Nso Group Technologies, con un volo di Stato.
Petro ha chiesto al direttore della polizia, William René Salamanca, di “trovare il software, all’interno o all’esterno del Dipol, e consegnarlo all’ufficio del procuratore generale”. Inoltre, ha ventilato la possibilità di costituire una commissione di esperti per verificare se il software sia stato effettivamente utilizzato per “spiare le comunicazioni politiche private” del principale partito di opposizione dell’epoca, guidato dallo stesso Petro, che poi vinse le elezioni.
Il caso Pegasus
Il software Pegasus, sviluppato dall’azienda israeliana Nso Group Technologies, è un potente strumento di spionaggio in grado di intercettare le comunicazioni private, inclusi messaggi, chiamate e dati di localizzazione.
Il software è stato al centro di numerose controversie in tutto il mondo, con accuse di utilizzo improprio per spiare giornalisti, attivisti e politici.
Nel 2021, un’indagine condotta da una coalizione di organizzazioni giornalistiche ha rivelato che il software Pegasus era stato utilizzato da governi di diversi paesi per spiare i propri cittadini, sollevando serie preoccupazioni sulla privacy e sulla libertà di espressione.
Le conseguenze dell’accusa
L’accusa di Petro ha suscitato un’ondata di polemiche in Colombia. Il governo Duque ha negato le accuse, affermando che l’acquisto del software era legittimo e che non è stato utilizzato per spiare l’opposizione.
La procura dovrà ora indagare sull’accusa di Petro, verificando se il software Pegasus è stato effettivamente acquistato con denaro pubblico e se è stato utilizzato per spiare i politici dell’opposizione.
L’indagine avrà importanti implicazioni per la politica colombiana, in quanto potrebbe portare alla luce eventuali abusi di potere da parte del governo Duque.
Un’ombra sull’elezione del 2021?
Le accuse di Petro, se confermate, gettano un’ombra pesante sull’elezione del 2021. Se il software Pegasus è stato effettivamente utilizzato per spiare l’opposizione, si solleva la questione della legittimità delle elezioni e della democraticità del processo elettorale.
Sarà compito della procura di indagare a fondo sulla vicenda e di chiarire se il software Pegasus è stato utilizzato in modo illegale.
L’esito dell’indagine avrà un impatto significativo sulla politica colombiana e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.