Mujica ricoverato per la terza volta in pochi giorni
L’ex presidente dell’Uruguay José ‘Pepe’ Mujica, 89 anni, è stato ricoverato per la terza volta in pochi giorni in un ospedale della capitale Montevideo per sottoporsi a una serie di nuovi esami. A riferirlo il sua medico Raquel Pannone, che ha detto ai media locali che ‘Pepe’ “è fragile” ed è stato ricoverato per “potersi idratare e stabilizzarsi”.
“Se riusciremo a migliorare le sue condizioni generali, tornerà a casa”, ha detto Pannone, precisando che “non è grave” ma “è debole” a causa “della fibrosi all’esofago e della radioterapia effettuata”.
La fibrosi all’esofago è un effetto collaterale del tumore all’esofago con cui combatte Mujica e che, ha informato Pannone “al momento sarebbe in fase di remissione”, anche se secondo il medico “non si può ancora dire sia guarito” mentre “la fibrosi rende difficile per lui alimentarsi”.
Le condizioni di Mujica
La dottoressa Pannone ha aggiunto che ‘Mujica “ha perso peso e massa muscolare” e che è in una camera, con al fianco la moglie, l’ex vicepresidente Lucía Topolansky.
Recentemente, in un’intervista concessa al New York Times, lo stesso Mujica aveva ammesso di sentirsi fisicamente “distrutto”.
Il peso della storia e il coraggio di un uomo
La notizia del ricovero di José ‘Pepe’ Mujica, figura iconica della politica latinoamericana, suscita inevitabilmente preoccupazione. La sua storia, segnata da anni di lotta per la giustizia sociale e la libertà, ci ricorda l’importanza di figure come la sua, che hanno saputo incarnare i valori di solidarietà e uguaglianza. Il suo coraggio nel combattere il tumore, nonostante le difficoltà fisiche, è un esempio di resilienza e determinazione. Auguriamo a Mujica una pronta guarigione e speriamo che possa continuare a essere una fonte di ispirazione per le future generazioni.