La minaccia di Grillo
Beppe Grillo ha lanciato un ultimatum al Movimento 5 Stelle, minacciando azioni legali nel caso in cui si decidesse di modificare elementi fondamentali dello statuto del partito, come il nome, il simbolo e la regola dei due mandati. In un intervento sul suo blog, Grillo ha affermato che se si dovesse intervenire su questi punti, egli “eserciterebbe i diritti che lo Statuto mi riconosce in qualità di Garante”.
L’ex ministro Danilo Toninelli, vicino a Grillo, ha interpretato le parole del garante come un segnale di rottura: “E’ già in corso una rottura. Il Movimento, oggi, è fatto da due partiti e Grillo l’ha palesato”.
La risposta del M5S
I vertici del Movimento 5 Stelle hanno risposto alle accuse di Grillo sostenendo che il garante può al massimo esercitare una “moral suasion” sui valori fondamentali del M5S e sull’interpretazione dello statuto. Il parlamentare Alfonso Colucci, coordinatore dell’area legale del M5S, ha sottolineato che Grillo, con accordi contrattuali “coperti da riservatezza”, ha rinunciato a contestare l’utilizzo del simbolo del partito.
Il M5S ha anche ricordato che la decisione finale spetterà alla base del partito, che si sta esprimendo attraverso la costituente, un processo di partecipazione che ha già raccolto 15.000 contributi.
La divisione interna
La dichiarazione di Grillo ha suscitato sorpresa e preoccupazione all’interno del M5S, in quanto sembra innescare una profonda frattura interna al partito. Grillo accusa Conte di voler “abbattere” il Movimento e non di “rinnovarlo”, mentre i vertici del M5S sostengono che Grillo stia cercando di “perimetrare la discussione” e che la decisione finale spetterà alla base del partito.
Il vicepresidente M5S, Riccardo Ricciardi, ha definito la posizione di Grillo come un “processo” a Conte e ha sottolineato che il garante non dovrebbe “decidere” il futuro del Movimento, ma piuttosto “sostenere” il partito in un momento di difficoltà.
Il futuro del M5S
La battaglia legale innescata da Grillo è destinata a influenzare il futuro del Movimento 5 Stelle. La decisione finale spetterà alla base del partito, che dovrà scegliere tra le due visioni opposte di Grillo e Conte. La costituente, che si sta svolgendo in questo momento, sarà il palcoscenico di questa battaglia, e il risultato influenzerà profondamente il destino del M5S.
Un momento di svolta per il M5S
La minaccia di Grillo di azioni legali rappresenta un momento di svolta per il Movimento 5 Stelle. La divisione interna, già evidente in passato, si sta acuendo, e la costituente, che dovrebbe essere un momento di unità e di rilancio, rischia di diventare un terreno di scontro. Il futuro del M5S dipenderà dalla capacità dei suoi membri di trovare un punto di incontro tra le diverse visioni e di ricompattare il partito.