Dubbi sulla transizione elettrica: “Non è la via giusta”
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha espresso forti dubbi sulla decisione europea di bandire i motori endotermici dal 2035, affermando che "non possiamo pensare oggi che la trasformazione di tutte le macchine a motore da endotermico a elettrico sia la via".
L’allarme è stato lanciato durante un’intervista a Farete, in corso a Bologna, dove Orsini ha sottolineato le potenziali conseguenze per la filiera italiana, che conta "70mila persone".
La chiusura di due stabilimenti Volkswagen in Sassonia, un evento mai accaduto prima, è stata citata come esempio dei potenziali rischi di una transizione troppo rapida verso l’elettrico.
L’appello per la neutralità tecnologica
Orsini ha ribadito la necessità di "lavorare per la neutralità tecnologica", un concetto che, secondo lui, "salvaguarda pezzi di filiera fondamentali dei vari Paesi".
L’obiettivo è quello di non limitare le opzioni tecnologiche e di non forzare una transizione troppo rapida verso l’elettrico, che potrebbe avere conseguenze negative per l’industria automobilistica italiana.
Il focus sulla trasformazione dei veicoli esistenti
Il presidente di Confindustria ha proposto di concentrarsi sulla trasformazione dei veicoli esistenti, sottolineando che "oggi nel Paese abbiamo 42 milioni di veicoli, solo 7 milioni sono euro 6 e 7".
Questa strategia, secondo Orsini, potrebbe rappresentare "la grande possibilità di fare trasformazione dei veicoli che sono vecchi", contribuendo ad una transizione più graduale e sostenibile.
La necessità di supportare la produzione europea
Orsini ha anche ribadito la necessità di "ragionare su misure a sostegno dell’auto", ma con un focus specifico: "sostegni che devono essere della produzione di macchine europee, ancora meglio italiane, e di utilizzo della nostra filiera".
L’obiettivo è quello di tutelare l’industria automobilistica italiana e di promuovere l’utilizzo di tecnologie e componentistica prodotte in Europa.
Un’analisi equilibrata del panorama automobilistico
Le dichiarazioni di Orsini offrono un’analisi equilibrata del panorama automobilistico italiano, evidenziando le sfide e le opportunità legate alla transizione verso l’elettrico. La sua proposta di ‘neutralità tecnologica’ e di investimento nella trasformazione dei veicoli esistenti potrebbe rappresentare un approccio più graduale e sostenibile, che tenga conto delle specificità del contesto italiano. Tuttavia, è importante considerare anche le potenzialità dell’elettrico e le sue implicazioni per la riduzione delle emissioni e la sostenibilità ambientale.